Un matrimonio all’interno dell’Archivio di Stato a Napoli. Le immagini, finite in rete, hanno fatto infuriare diverse persone e in primis i sindacati che, in una nota congiunta, chiedono spiegazioni.
Anche Francesco Emilio Borrelli, deputato per l’Alleanza Verdi-Sinistra, ha chiesto spiegazioni alla Soprintendenza. La festa è avvenuta lo scorso 7 dicembre, con centinaia di invitati, le cui immagini sono state riportate per prime da Emergenza Cultura, sito web che tratta della tutela e della gestione del patrimonio culturale.
Matrimonio celebrato all’interno dell’Archivio di Stato di Napoli, le immagini fanno infuriare i sindacati
“A Napoli, in Archivio di Stato”, spiega Emergenza Cultura, “il patrimonio è valorizzato celebrando matrimoni (e non solo) nelle sale storiche”. E in allegato al post sulle loro pagine social, anche le immagini della cerimonia.
Dura la replica dei sindacati: in una nota, Cgil-Fp, Cisl-Fp, Confsal Unsa e Uilpa, riferiscono che “gli spazi, in particolare il chiostro del Platano, sono risultati insufficienti all’accoglimento di tutti gli invitati che si sono accalcati nei due bracci del chiostro, mettendo a repentaglio il ciclo pittorico Cinquecentesco ivi presente”. E non solo: “la wedding planner prevedeva diffusione di fumo artificiale per “creare atmosfera” così come richiesto dallo sposo. Tale diffusione di fumo ha fatto sì che i rilevatori antifumo scattassero continuamente comportando un continuo intervento dei colleghi in conto terzi”.
La nota dei sindacati si conclude così: “Alla luce di quanto accaduto i dipendenti dell’Archivio di Stato che hanno svolto conto terzi (in numero di 10 e quindi chiaramente insufficienti per svolgere al meglio il proprio incarico) non si ritengono responsabili di eventuali danni al patrimonio in quanto hanno cercato in tutti i modi possibili di invitare ospiti e organizzatori al rispetto delle regole e ritengono, per quanto la propria opinione possa risultare irrilevante, che gli ambienti monumentali dell’Archivio di Stato di Napoli non siano adatti a questo tipo di manifestazioni pubbliche. L’altissimo numero di invitati ha reso il lavoro di salvaguardia e vigilanza del patrimonio, da parte dei dipendenti AsNa, estremamente difficoltoso se si considera che le informazioni sull’evento erano insufficienti e frammentarie. Mancava, inoltre, un eventuale parere del Rspp a fare sì che l’evento potesse essere svolto”.
Il commento di Borrelli
Anche Francesco Emilio Borrelli, deputato per l’Alleanza Verdi-Sinistra, ha spiegato: “Siamo alquanto sbigottiti per quanto accaduto. Vorrei sapere dalla direzione non solo se l’evento in questione abbia ottenuto tutti i permessi e i pareri favorevoli affinché potesse svolgersi in questa modalità ma anche se non si ritenga necessario interrompere qualsiasi forma di evento mondano all’interno dell’Archivio che comporti la mancanza di sicurezza per gli affreschi e i beni monumentali presenti”.
Poi ha aggiunto: “Non capiamo come mai la Soprintendenza che è sempre intransigente nei confronti della cittadinanza poi possa autorizzare simili eventi all’interno delle proprie strutture monumentali mettendo chiaramente in pericolo il patrimonio pubblico e storico che dovrebbe tutelare”.
Il Direttore generale Archivi del MIC chiede spiegazioni alla direttrice dell’Archivio di Stato
“Con riferimento alla vicenda dei festeggiamenti matrimoniali dello scorso 7 dicembre svoltisi tra la Sala Catasti e la Sala Filangieri dell’Archivio di Stato di Napoli”. Il direttore generale Archivi del ministero della Cultura, Antonio Tarasco, comunica di “aver inviato una lettera alla direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli, Candida Carrino, con la richiesta di urgenti chiarimenti”.
“La Direzione Generale Archivi, in una nota del 5 dicembre – spiega Tarasco in un comunicato – aveva già richiesto chiarimenti in ordine alla concessione di spazi per lo svolgimento di due eventi (“Trame – Il rosso corre sul filo” e “Epatologia: fegato, crocevia della prevenzione”) anche questi tenutisi presso l’Archivio di Stato di Napoli. Se emergeranno responsabilità da parte dell’Archivio di Stato di Napoli, saranno adottati i conseguenti provvedimenti”, conclude la nota.