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venerdì, Maggio 3, 2024
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“Una vacanza mi è costata 90mila euro”, la bella vita del boss Ferrara

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“Sono io, davvero, sono andato in Sardegna per una vacanza, una volta, mi è costata 80-90 mila euro però, quell’anno, io ho guadagnato un milione e mezzo”. Rende plasticamente il suo volume d’affari annuo, Francesco Ferrara, capo del clan a due teste Ferrara-Cacciapuoti.

La conversazione è stata intercettata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli durante le indagini. Ferrara fa riferimento a una vacanza risalente al 2010.
“Solo di albergo io pagai ventiduemila euro, solo per dormire”, dice ancora il capoclan che poi aggiunge: “Non ho fatto niente in confronto a quello che mi sono guadagnato, perciò adesso mi sono scocciato”

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BLITZ NELLA VILLA DEL BOSS

Stamattina gli uomini dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno condotto una perquisizione anche nella sontuosa villa del boss Domenico Ferrara. I militari sono entrati in azione a Villaricca in un’operazione che ha inflitto un colpo al clan Ferrara- Cacciapuoti.

Dunque è stata ricostruita la struttura dell’organizzazione, articolata in due distinti gruppi: una è la famiglia Ferrara e l’altra è quella Cacciapuoti. Identificati i vertici dell’organizzazione del clan, infatti, tutti sono raggiunti dal provvedimento restrittivo. Parte degli affiliati, per come è emerso delle indagini, si attesta sui 50 affiliati ai quali in caso di detenzione spetterebbe la mesata per le copertura delle spese legali.

EDILIZIA, RISTORAZIONE E IDROCARBURI

La famiglia dei Ferrara è la frangia a vocazione spiccatamente imprenditoriale in particolare, nel settore dell’edilizia, della ristorazione, degli idrocarburi e della commercializzazione di generi alimentari. Confermare lo stabile interesse della criminalità organizzata verso il settore degli idorcarburi.

ESTORSIONE ANCHE PALESTRE E SALE GIOCHI

Acclarare 9 ipotesi estorsive, in prevalenza a danno di imprenditori operanti nel settore dell’edilizia, di titolari di palestre e di sale giochi. In quest’ultimo caso, il titolare era tenuto a corrispondere 70 euro per ciascun apparato presente in sala, tenuti a versare somme per importi variabili (all’incirca da 1.500 a 5.000 euro al mese) e destinate ad alimentare la cassa comune.

SEQUESTRATI BAR, AZIENDE, RISTORANTI, DISTRIBUTORI DI BENZINA

Acquisire elementi in ordine al tentato omicidio commesso da esponente del gruppo Mauriello, articolazione legata ai Ferrara, in danno di esponente dei Cacciapuoti.
Contestualmente sarà data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza, avente ad oggetto società operanti nel settore immobiliare, edile, degli idrocarburi, della caffetteria e della ristorazione nonché della vendita di generi alimentari, emesso nei confronti degli esponenti di vertice della frangia Ferrara, perché costituite reimpiegando gli ingenti proventi delle attività del sodalizio mafioso.

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