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giovedì, Aprile 25, 2024
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Vaccino Covid, Speranza vede la luce in fondo al tunnel: «Prime dosi a inizio 2021»

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Sulle cure e il vaccino anti Covid «i dati che iniziamo a ricevere da numerose realtà che hanno fatto ricerca in questi mesi, e stanno già implementando una produzione significativa, ci lasciano ben sperare. Cominciamo a veder una luce in fondo a questo tunnel: le prime dosi sono previste a inizio 2021. La distribuzione vedrà come primi beneficiari il personale sanitario e poi le persone in ospedale e Rsa». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a all’incontro “Unione europea alla sfida del Covid 19”.

«Voglio avere un approccio prudente: passaggi formali dovranno compiersi. Noi abbiamo agenzie istituzionali, sul piano nazionale e europeo, che dovranno seguire con la massima cautela le procedure. Sia per i vaccini sia per le cure. Ma i dati che leggiamo nelle ultime settimane ci lasciano ben sperare», ha aggiunto.

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Covid, Speranza vede la fine dell’incubo: «Prime dosi del vaccino a inizio 2021»

«Siamo dentro un’epidemia difficile da gestire», ha detto Speranza, e fin da febbraio scorso «l’Italia ha sottolineato l’esigenza di un coordinamento europeo. Una partita così difficile non poteva essere vinta solo sul piano nazionale, ma c’era bisogno di un coordinamento internazionale forte», ha ricordato. Col passare delle settimane «questo coordinamento è andato crescendo», rileva il ministro. Le misure restrittive aggiunge Speranza «sono l’unico vero strumento che ora abbiamo per abbassare il contagio e metterlo sotto controllo. È evidente che provocano sacrifici sul piano economico e culturale, ma come mostrano i numeri preliminari degli ultimi giorni nel nostro Paese, dimostrano di funzionare. Abbiamo, nell’ultima settimana, un livello di Rt, o indice di diffusione del contagio, sceso rispetto a settimana precedente e oggi verranno presentati nuovi dati».

Tre vaccini da gennaio «Nell’arco del 2021 avremo 6 o 7 vaccini e sono ragionevolmente ottimista che per fine gennaio ne avremo già 3 con l’autorizzazione e pronti per essere rilasciati. La palla poi passerà alle strutture locali e stati membri per non vanificare la corsa veloce che si è fatta». Lo ha detto Guido Rasi, già direttore esecutivo dell’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema), durante il webinar “L’Unione europea alla sfida del Covid-19, organizzato dall’Ufficio in Italia del Parlamento europeo”.

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