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domenica, Maggio 19, 2024
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Vendita di auto comprate dall’estero, così aggiravano la Motorizzazione di Napoli

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Vendita di auto comprate dall’estero, così aggiravano la Motorizzazione di Napoli. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito di un’attività investigativa a contrasto dell’evasione fiscale, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su conforme richiesta di questa Procura, avente ad oggetto somme di denaro, beni mobili ed immobili, fino a concorrenza della somma di euro 318mila euro, nei confronti dei titolari di una nota concessionaria di autovetture Cellolese.

Le indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere delegate ai finanzieri della Tenenza di Sessa Aurunca, hanno condotto all’accertamento di vari reati di tributari: in particolare, nell’esaminare la documentazione relativa alla vendita ed all’immatricolazione di autovetture usate, si è accertato come la concessionaria acquistasse autovetture già immatricolate in altri Paesi dell’unione Europea (soprattutto in Germania), attraverso l’interposizione fittizia di altri soggetti economici italiani.

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IL PRESTANOME E LE TESTE DI LEGNO

Il meccanismo fraudolento consisteva nell’interposizione, nella filiera commerciale, di un soggetto “fittizio”, in gergo “cartiera”, intestata a “prestanome” del tutto incapienti ad eventuali pretese risarcitorie dell’Amministrazione finanziaria: le “teste di legno” venivano utilizzate quali amministratori di società -costituite appositamente per “accollarsi” i redditi, poi oggetto di evasione fiscale- che provvedevano ad acquistare i veicoli presso i
rivenditori esteri.

Successivamente, per l’immatricolazione in Italia dei veicoli acquistati oltre confine, era stato ideato un sistema truffaldino, che si basava sulla presentazione alla MCTC di documentazione ideologicamente falsa a nome dell’ignaro acquirente (false fatture di acquisto a nome del compratore direttamente presso i rivenditori esteri, sulle quali era esposta l’iva nel Paese estero, oltre alle relative autocertificazioni). In tal modo, essendo risultato assolto l’obbligo del pagamento dell’imposta, gli uffici della Motorizzazione
Civile di Napoli, Salerno e principalmente Caserta, procedevano all’immatricolazione delle autovetture.

I BENI SEQUESTRATI

Nella mattinata dell’ 8 febbraio scorso, i Finanzieri della Tenenza di Sessa Aurunca
hanno dato esecuzione al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, apponendo i sigilli su due immobili residenziali e sugli autoveicoli di proprietà degli amministratori della società, nonché al blocco delle somme di denaro sui conti correnti nella loro disponibilità.

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, con la precisazione che
il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, i destinatari del
provvedimento di sequestro (dei quali non vengono fornite le generalità) sono
da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e, in ogni caso, il contraddittorio
con le parti e le difese, che avverrà innanzi al Giudice terzo, potrà determinare
anche la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

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