Per la Procura vi è stato un intreccio tra politica e camorra a Santa Maria a Vico, che ieri è stata svegliata all’alba con la notizia degli arresti del sindaco Andrea Pirozzi e la vice Veronica Biondo, candidata in pectore alle Regionali per Forza Italia, Giuseppe Nuzzo e Marcantonio Ferrara (tutti ai domiciliari. Il carcere è stato, invece, disposto per Raffaele Piscitelli e Domenico Nuzzo, esponenti del clan Massaro. La cosca operante nel Casertano, secondo la Dda, avrebbe dato voti ai politici, in occasione delle elezioni amministrative del 2020, per mettere le mani sull’ampliamento del cimitero comunale, la gestione di un chiosco-bar a San Marco e di un’area fieristica.
Gli investigatori hanno accertato che il clan avrebbe pianificato la distribuzione delle preferenze a favore dei candidati di riferimento, ma anche di alcuni avversari, per garantire la permanenza in carica di amministratori chiave. Tra i progetti contestati figura anche la creazione di un impianto di cremazione con soci occulti legati al clan e la riassegnazione di concessioni comunali, con mancato recupero di canoni pregressi e abbattimento di strutture abusive. L’inchiesta mette in luce la rete di interessi economico-criminali tra politica locale e criminalità organizzata.

