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venerdì, Maggio 10, 2024
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ASSEGNI RUBATI, DUE ARRESTI

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di Assia Bombarda




GIUGLIANO – Un giro vertiginoso di assegni rubati ha portato in cella Carlo Pirozzi, 31 anni, nato a Villaricca ma residente a Giugliano, e di Anna Carola, 39 anni, residente a Napoli. Gli uomini del commissariato di Giugliano, dopo una serie di indagini terminate solo in serata, li hanno tratti in arresto. Della vicenda si sa poco o nulla, a parte qualche dettaglio che dà l’idea di un grosso traffico di soldi. Si parla di cifre grosse, più di trentamila euro, circa sessanta milioni delle vecchie banconote. A mettere gli inquirenti sulle tracce dei due truffatori è stato il direttore dell’istituto bancario di via Aniello Palumbo, messo in allarme dopo l’apertura a quanto sospetta di un libretto di risparmio, dove la trentanovenne aveva versato un assegno per il valore di oltre trentamila euro. Usava documenti contraffatti, la fotografia era perfetta, ma era stata abilmente sostituita, così da riciclare una carta d’identità rubata. La falsificazione doveva servire per mettere a segno la truffa ai danni dell’istituto bancario. Tutto è cominciato quando la donna si è presentata allo sportello della banca per l’apertura di un libretto. Al funzionario la donna aveva chiesto di versare sul quel libretto un assegno di oltre trentamila euro. Di tanto in tanto la trentanovenne si recava in banca per un piccolo prelievo, chiedendo ingenti somme di denaro, cifre che hanno insospettito, perché troppo grosse per una casalinga. A tradirla, è stata probabilmente l’eccessiva sicurezza, ma non aveva fatto i conti con l’esperienza del direttore dell’istituto bancario. Ieri la donna si è recata in banca per prelevare diecimila euro, alla richiesta della donna, il cassiere gli ha chiesto di attende per qualche minuto. Così mentre la cliente veniva fatta attendere, è stata avvertita la polizia, che è accorsa in banca giusto in tempo per bloccare e arrestare l’intraprendente truffatrice. Un gioco che ai due truffaldini ha fruttato un bel gruzzolo, un gioco subito stroncato, perché qualcuno si accorto che di quell’assegno ne era stato denunciato lo smarrimento. E’ stato accertato che la carta d’identità esibita era stata rubata per poter incassare l’assegno allo stesso nominativo che compariva sul documento di credito. Era stata abilmente sostituita la fotografia, affinché tutto risultasse in regola. dopo essere stata a lungo interrogata dagli organi competenti, gli inquirenti sono riusciti a farle confessare il nome del complice, che dopo la perquisizione, nell’abitazione di quest’ ultimo, è risultato la mente del piano. Cosi i due scaltri truffatori, dovranno rispondere dell’accusa di truffa aggravata, di contraffazione e di ricettazione. La donna è stata trasportata al penitenziario di Pozzuoli, mentre l’uomo – arrestato in tarda serata – è stato trasferito nel carcere di Poggioreale.




CRONACHE DI NAPOLI – 18 gennaio 2003

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