Diossina e salute in Campania: la Regione da’ il via a un’indagine di biomonitoraggio umano che non ha precedenti in Italia per dimensione del campione e che si colloca tra le piu’ ampie condotte a livello internazionale. Si tratta di Sebiorec, che prevede il prelievo di campioni di sangue di 780 persone e del latte materno di 50 donne, in 13 Comuni delle province di Napoli e Caserta, per analizzare il contenuto di diossine e di metalli pesanti.
La lista delle persone coinvolte sara’ composta casualmente, in modo proporzionale alla popolazione locale, in una fascia di eta’ che va dai 20 ai 64 anni e in Comuni scelti per diverso livello di rischio ambientale. Lo studio sara’ realizzato dall’Istituto Superiore di Sanita’ con la collaborazione di Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFC-CNR), Osservatorio Epidemiologico, Registro Tumori presso Asl Napoli 4 e di cinque tra le Aziende Sanitarie Locali della Regione Campania. A causa dell’allarme per l’inquinamento da rifiuti la Protezione Civile aveva gia’ finanziato una indagine epidemiologica in Regione Campania, realizzata da Oms, Iss e Cnr, che ha consentito di identificare le aree a maggiore rischio per l’ambiente e per la salute. Dopo ulteriori analisi ambientali e sugli animali, la Regione ha ritenuto opportuna la realizzazione di uno studio ampio e analitico.
”Si tratta di informazioni indispensabili per verificare se il livello di contaminazione ambientale abbia aumentato davvero l’esposizione della popolazione e per capire i rischi che cio’ puo’ determinare – spiega Fabrizio Bianchi, dirigente di ricerca dell’IFC-CNR di Pisa – E’ dunque un’indagine non sulla salute ma sul livello di esposizione pregressa o recente a contaminanti pericolosi la cui presenza e’ riconosciuta nell’ambiente, che prevede anche un questionario sulle abitudini di vita e di lavoro, indispensabile per capire i dati analitici che verranno ottenuti”.
I contenuti specifici dello studio, le modalita’ e il valore dei risultati per la popolazione saranno presentati in riunioni apposite con i medici di base, gli amministratori e le comunita’ locali ad iniziare dal mese di gennaio. L’inizio dei prelievi e delle interviste e’ previsto per il mese di febbraio.
(Adnkronos)