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mercoledì, Maggio 22, 2024
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Massacrato di botte: MUORE

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Morire per una rapina. Perdere la vita per una manciata di euro, solo poche banconote nel portafogli. L’ultima vittima innocente della città senza più legge si chiamava Domenico Costabile. La sua vita è stata rubata da qualche balordo, che se l’è portata via insieme con un bottino irrisorio: Domenico – 49 anni, incensurato, residente a Villaricca e dipendente della azienda sanitaria locale – è finito così: il suo cuore si è improvvisamente fermato mentre gli amici lo trasportavano a bordo di un’auto al pronto soccorso di Villa Betania. Inizia sotto i peggiori segnali il 2008 a Napoli. Inizia con questa storia che, per molti versi, è ancora tutta da chiarire. Di certo c’è solo il finale. Tragico. Domenico Costabile si trovava a Barra, ieri sera.Con un gruppo di amici aveva trascorso la serata. Fino alle 21.30, quando li aveva lasciati dicendo: «Vado a prendere la macchina. Torno subito». Lo avevano lasciato andare, dal corso Sirena dove la comitiva si trovava. «Ci vediamo tra un paio di minuti». Quel che è accaduto in quella manciata di secondi resta un mistero fitto. Tutto da decifrare. Sta di fatto che poco dopo quello stesso gruppo di amici che tenterà una disperata corsa al pronto soccorso vede arrivare Domenico, barcollante e con il sangue che gli scorre da una ferita profonda alla testa. «Aiuto, mi hanno rapinato. Avevano la pistola e si sono presi il portafogli». È tutto quello che la vittima riesce a dire, in stato di choc. Qualcuno lo ha affrontato in una delle traverse di corso Sirena, dove l’auto era parcheggiata. Una, forse due persone. Armate di pistola. Non è escluso che Costabile possa aver accennato ad una reazione, quando si è visto affrontare – alle 21.30, in un orario che vede ancora molte persone circolare nel centro storico di Barra – dai malviventi. Così si giustificherebbe la ferita alla testa. Domenico è stato quasi certamente colpito con il calcio dell’arma. Gli assassini sono riusciti a togliergli il portafogli nel quale pare non ci fosse una grossa cifra. Probabilmente lo hanno anche malmenato, forse con pugni e calci. Inutile la corsa verso Villa Betania. Quando è arrivato al pronto soccorso non c’è stato niente da fare. il suo cuore si era già fermato. Ora indaga la polizia del commissariato Ponticelli, diretto dal vicequestore Luciano Nigro. Le ricerche dei rapinatori sono scattate immediatamente. Puntano verso una pista privilegiata, quella che porta agli ambienti dei tossicodipendenti. Balordi. Gente che per i soldi necessari ad acquistare una dose sono pronti a tutto. Anche ad uccidere. Ma per avere maggiori elementi utili a far luce su questa nuova tragedia sarà necessario attendere gli esiti dell’autopsia, già disposta dal magistrato di turno della Procura. Naturalmente, secondo un copione tristemente noto, finora nessuno si è fatto avanti per collaborare con gli investigatori. E dunque nessun testimone avrebbe assistito all’aggressione consumata – giova ripeterlo – ad un’ora non certo tarda della notte. Morire per le percosse subìte. O di crepacuore, per lo spavento conseguente a una rapina. Morire a 49 anni, ingrossando la lista delle vittime innocenti cadute in una città senza più regole. L’anno è appena cominciato, ma di nuovo sembra non avere davvero niente.


GIUSEPPE CRIMALDI – 9 GENNAIO 2008

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