PUBBLICITÀ
HomeRassegna StampaEsplosione dopo la fuga di gas: in fin di vita. Giugliano, ferita...

Esplosione dopo la fuga di gas: in fin di vita. Giugliano, ferita anche la moglie. La coppia si era trasferita nel nuovo appartamento per San Valentino

PUBBLICITÀ

Avevano deciso di inaugurare la loro nuova casa la sera di San Valentino. Un regalo che i due innamorati si erano fatti affrettando per quel giorno il trasferimento da Napoli a Giugliano, in un appartamento da poco acquistato. Ma poche ore dopo una fuga di gas e lo scoppio che ha distrutto l’alloggio hanno spezzato l’incantesimo. Lui, Nunzio D’Angelo, 46 anni, perito assicurativo, è ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Cardarelli con ustioni sul cento per cento del corpo. Lei, Patrizia Di Masi, 44 anni, se l’è cavata con leggere bruciature ai piedi e al volto. La donna è arrivata sotto choc al pronto soccorso del San Giuliano, dal quale è stata dimessa due ore dopo. Per il compagno è stato subito deciso il trasferimento a Napoli. Solo tanta paura e un’intossicazione da fumo, invece, per i coniugi Giuseppe e Rosa, intrappolati dalle fiamme al secondo piano. È stato un risveglio da incubo ieri mattina per i residenti della villetta di via San Carlo Borromeo, un viale di campagna, al confine con la provincia di Caserta. Alle 7.30 una violenta esplosione ha sventrato l’appartamento al piano terra della palazzina su due livelli, di recente costruzione, e reso inutilizzabile le scale interne. Uno scenario raccapricciante: pareti crollate, cancello esterno divelto, macchie di fumo nero, mobili distrutti nell’incendio. Il boato improvviso che ha svegliato tutto il quartiere si è sentito a distanza di un chilometro. I residenti sono scesi tutti in strada e si sono trovati davanti ad una scena terribile. La donna in strada, con i vestiti in fiamme, e l’uomo, con ustioni su tutto il corpo, riverso sul selciato, dove è stato scaraventato dall’esplosione. Al piano di sopra, un’altra coppia, marito e moglie che chiedevano aiuto. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi. «Il mio letto ha avuto un sobbalzo, ero convinta che si trattasse di una scossa di terremoto e mi sono alzata subito – dice una vicina, Flora Bocchetti – Solo quando ho visto la casa di fronte avvolta dalle fiamme ho realizzato che si trattava di un incidente. Abbiamo subito chiamato l’ambulanza e i pompieri». I vicini raccontano che solo per poco non è stata una strage: davanti al balcone due operai stavano pitturando le inferriate del cancello esterno, installato appena il giorno prima. «Solo per una fortunata coincidenza si erano allontanati per andare a prendere dell’altro materiale», dicono. La loro scala, lasciata sul posto, è stata provvidenziale per liberare la coppia intrappolata al piano superiore. Sul posto dell’incendio sono arrivati i militari della compagnia di Giugliano, diretta dal capitano Alessandro Andrei e dal tenente Massimiliano Russo. Dai primi rilievi dei vigili del fuoco di Napoli, al lavoro nell’area con l’ausilio di quattro automezzi, sembra che la fuga di gas provenisse dalla caldaia posizionata sul balcone, mentre a provocare lo scoppio, invece, sarebbe stata una scintilla prodotta da un elettrodomestico. Il piccolo condominio, composto da quattro appartamenti, è stato evacuato per ragioni di sicurezza.

TONIA LIMATOLA
Il Mattino il 16/02/08

PUBBLICITÀ


«Credevamo di morire un vicino ci ha salvati»

Giuseppe e Rosa hanno temuto di morire. «La deflagrazione ci ha fatto arrivare la finestra con tutto l’infisso e i vetri sul letto, poi abbiamo visto le fiamme e dopo solo tanto fumo nero. Sono stati momenti di terrore, pensavamo che da un momento all’altro sarebbe scoppiata anche la nostra casa», racconta Giuseppe Pezzella, che assieme alla moglie Rosa Ferraro, è rimasto bloccato dall’incendio che si è sviluppato al piano di sotto. «Non abbiamo avuto nemmeno il tempo di verificare di non esserci tagliati col vetro che avevamo addosso, siamo saltati subito fuori dal letto- ricorda ancora con sofferenza Giuseppe – Le scale interne erano inutilizzabili ed abbiamo avuto la prontezza di ripararci nel bagno di servizio. Siamo rimasti con le teste fuori dalla finestra per non soffocare. Ci siamo detti che saremmo morti se non ci avessero tirati fuori da lì in poco tempo. Mia moglie è stata accompagnata subito in ospedale, si è spaventata molto ma per fortuna ora sta bene». Dalla finestra chiedevano aiuto e l’intervento tempestivo di un uomo li ha salvati. Elio Picone, 48 anni, volontario della Protezione civile, stava portando a spasso il proprio cane a due passi da casa sua, quando ha sentito lo scoppio. Una corsa per la villetta, poi ha utilizzato l’attrezzatura degli imbianchini per liberare la coppia. «Per fortuna sono addestrato a intervenire con prontezza – dice Picone – Ho posizionato la scala degli imbianchini sotto la finestra ed ho consentito ai due di lasciare l’appartamento in fiamme». Giuseppe e Rosa non conoscono quel vicino che li ha salvati, così come non avevano avuto il tempo di fare amicizia con la coppia con cui avrebbero condiviso gli spazi condominiali. «Ho visto solo gli operai della ditta dei traslochi, ma loro non avevamo ancora avuto modo di conoscerli».

TONIA LIMATOLA
Il Mattino il 16/02/08

PUBBLICITÀ