CALVIZZANO: SCONTRI TRA IL SINDACO GRANATA E L’EX FASCIA TRICOLORE PIROZZI

Continua la tacita lotta tra il primo cittadino Giuseppe Granata e l’ex fascia tricolore Giacomo Pirozzi. Dopo il consiglio comunale mancato i due politici calvizzanesi continuano ad inseguirsi a suon di rimbrotti. Pirozzi ha, peraltro, smentito la voce secondo cui avrebbe avuto intenzione di dimettersi per potersi dedicare appieno all’attività di primo cittadino. “Resterò in consiglio comunale, dove farò un’opposizione seria e costruttiva”- ha dichiarato l’ex fascia tricolore calvizzanese sulle pagine del sito internet calvizzanonline.
Granata, dal suo canto, ha già espresso diversi giudizi nell’immediato post consiglio comunale. “L’opposizione ha dimostrato di non rispettare le scelte democratiche e di non saper perdere” dichiarò in quell’occasione ed oggi continua replicando alle affermazioni di Pirozzi secondo cui a dare una mano all’attuale primo cittadino sarebbe stata persino la città di Marano. È davvero duro Granata nell’affermare che in realtà “Pirozzi non vuole rassegnarsi alla sonora sconfitta subita. Quelle dichiarazioni, comunque, non ci toccano, perché si tratta di fango che viene dal fango: la gente conosce noi, loro e chi gli stava vicino in campagna elettorale. Prima di lanciare accuse così infamanti, pensassero ai loro scheletri nell’armadio che sono tanti e puzzano molto- ha continuato Granata sul sito di informazione calvizzanese, rispondendo alle parole pronunciate nel corso dell’intervista al rivale Pirozzi-
Ma non è finita qui: ho intenzione di chiedere conto a Pirozzi, sia in sede giudiziaria che in quella politica,
delle gravi dichiarazioni, poiché dovrà spiegare, se ha il coraggio di farlo, cosa ha voluto dire”.
Ma anche l’ex sindaco sostiene che l’attuale amministrazione abbia deciso di mettere loro i bastoni tra le ruote riportando alla luce i fatti che, ad inizio della scorsa settimana, portarono loro dell’opposizione alla decisione di non partecipare al consiglio comunale. Così tra manifesti scomparsi dai muri, accuse al vetriolo e minacce di citazioni in giudizio procede la vita del piccolo ma turbolento centro calvizzanese.