VERSO IL VOTO DI MAGGIO, ULTIME MANOVRE PRIMA DELLE LISTE

di PAOLO MAINIERO



Ancora poche ore e poi sulla lunga partita delle candidature calerà il sipario. È stata una giornata campale quella di ieri per i due poli, alla ricerca affannosa di intese unitarie.
Accordo a Benevento. Mai dire mai. È una vecchia massima che per la politica è sempre calzante. Il caso di Benevento ne è l’ultima prova: quando l’accordo sembrava lontano, ecco che alla Provincia il centrosinistra ritrova l’unità smarrita presentandosi non solo compatto sulla candidatura di Carmine Nardone ma anche con una coalizione allargata rispetto alle ultime elezioni. Dopo una notte di trattative, alla fine l’Udeur, pronto a correre da solo, ha detto sì a Verdi, Rifondazione e Italia dei Valori, facendo cadere il proprio veto. «Per il centrosinistra è un risultato importante – osserva il segretario regionale dei Ds Gianfranco Nappi – e credo sia giusto sottolineare l’importanza della scelta unitaria compiuta dall’Udeur». Il quale Udeur incassa l’ingresso in giunta alla Provincia di Napoli, presieduta dal verde Amato Lamberti. «C’è l’impegno del presidente, e per noi quell’impegno è vincolante», sostiene il segretario regionale dell’Udeur Antonio Fantini. E ieri lo stesso Lamberti confermava che l’ingresso in giunta dell’Udeur «è un’esigenza non più rinviabile perché l’Udeur è una componente importante e vitale della coalizione».
Rottura a Giugliano. L’intesa di Benevento è destinata a rimanere quasi isolata. Nei maggiori Comuni chiamati al voto, a partire da Giugliano, il centrosinistra non è riuscito a ritrovarsi su candidature unitarie. La Margherita ieri aveva posto agli alleati il caso di Casoria, dove la Cdl sosterrà il candidato dell’Udeur Francesco Polizio contro Giosuè De Rosa della stessa Margherita. «Chiediamo chiarezza nelle alleanze. Su Casoria attendiamo la solidarietà della coalizione verso un nostro candidato. Altrimenti, per quanto ci riguarda le trattative possono considerarsi concluse», era stata la sollecitazione di Riccardo Villari. Un «forte atto di responsabilità» da parte del centrosinistra lo aveva invocato invece, sempre dalla Margherita, Giuseppe Scalera, invitando il suo stesso partito a «non celebrare vecchi rituali ma ponendosi come motore della coalizione». Ma la richiesta solidarietà non è arrivata. Anzi, sono stati i Ds a rilanciare chiedendo agli alleati la solidarietà su Giugliano, ovvero il lasciapassare per il loro candidato (Giacomo Gerlini o Natalino Russo). Ed è stato a questo punto che le trattative si sono interrotte. Adesso l’ipotesi che a Giugliano il centrosinistra vada separato è più che concreta (Rocco Granata e Pasquale Basile i possibili candidati della Margherita). Un tentativo di ricucire sarebbe invece in corso a Melito dove sia Ds e Margherita potrebbero ritirare i propri candidati, Bernardino Tuccillo e Giampiero Di Gennaro, a favore di Carmine Simeone (Sdi). E l’Udeur? Conferma che andrà da solo a Giugliano, mentre Fantini e il segretario provinciale Bruno Terracciano in una nota congiunta spiegano che per «l’Udeur sarebbe stato indispensabile far prevalere la logica della coalizione dando la priorità a programmi coerenti con la linea politica dell’alleanza». Fantini e Terracciano, dopo aver accusato la Margherita di aver voluto «difendere il proprio orticello», invitano poi la coalizione ad «assumere coscienza che non si va da nessuna parte con i rancori, i se ed i ma sul passato».
Polo, ultimi dubbi. Anche per il centrodestra il nodo da sciogliere era quello di Giugliano. E anche nel Polo non sono mancate dolorose divisioni. Nella serata di ieri An ha sciolto le riserve dando il via libera alla candidatura di Pier Giuseppe Maisto di Forza Italia. L’accordo è stato siglato dalle segreterie provinciali di Forza Italia, An e Psi ma non dall’Udc che si è sganciato dalla coalizione per correre da solo. Stesso schema anche a Melito dove la Cdl candida Rosario Concordia di An. Il Polo va invece compatto (quindi con l’Udc) a Sant’Antimo dove il candidato è Luigi Vergara.




MATTINO 25 APRILE 2003