CRISI O RIMPASTO? GIUNTA AZZERATA TRE MESI DOPO LE NOMINE

Si è finalmente rivelato il vero assetto politico della maggioranza qualianese. I colpi di scena del consiglio comunale di giovedì scorso hanno ridato vita allo scontro tutto interno all’amministrazione guidata dal sindaco Onofaro. Il Pdl mostra le prime crepe significative, di una solidità mai avuta fin dal giorno dell’insediamento e le possibilità di una scissione diventano sempre più probabili, a meno che il primo cittadino non interviene riportando quel “ragionevole equilibrio” all’interno dell’amministrazione, che secondo alcuni non c’è mai stato.
Non è un caso che cinque consiglieri (Michele Schiano, Domenico Di Domenico, Domenico Pennacchio, Donato Marrazzo e Antonio Cacciapuoti) sui quindici di maggioranza, abbiano dato forfait all’assise convocata per discutere il riequilibrio di bilancio. In condizioni normali, per la maggioranza si tratta solo di prendere atto delle modifiche attuate allo strumento economico-finanziario dell’ente e di approvarle. Gli assenti dunque hanno voluto inviare un preciso segnale: «o si cambia oppure si va tutti a casa». Lo “spettro” di un anno fa, quando undici consiglieri sfiduciarono l’ex sindaco Galdiero si fa più vivo. Ma sono in pochi a crederci: «in fondo sono solo dei vecchi democristiani» sussurrano i “bene informati” nei corridoi della politica.
In ogni caso sono pochi quelli che si stupiscono e il “forzista” Schiano lo aveva fatto intendere già a giugno, quando Onofaro costruì la giunta, lasciando fuori i “pezzi da novanta”, tra i quali l’ex sindaco e qualcun’altro tra i suoi fedelissimi. E’ chiaro che quelle scelte di Onofaro non sono mai piaciute a Schiano e il primo cittadino lo sapeva e ne aveva avuta la dimostrazione al momento di eleggere il presidente del consiglio, quando furono necessari anche i voti dell’opposizione.
Giovedì scorso è apparso tutto più chiaro, tanto che l’Udc prima di allontanarsi dall’assise, ha chiesto al sindaco di aprire formalmente la crisi, decisione che ha convito, alcuni minuti dopo, anche i consiglieri del Pd, lasciando in aula solo i dieci consiglieri più il sindaco a discutere il riequilibrio di bilancio.
Intanto Onofaro ha preso atto della situazione e si è impegnato a ritirare le deleghe agli assessori e ad aprire un nuovo ciclo di consultazioni per la formazione di una nuova giunta, ma questa volta dovrà davvero fare i conti con Schiano.