Ds e Margherita separati in casa Pd. «È estremamente difficile unire le due culture e succede, pure che, come tra gli scanni della sala consiglio di Villaricca, esistano ancora due capigruppo perché le varie componenti del Partito Democratico sono ancora distanti tra loro», lo ha detto, l’altra sera, il deputato Luisa Bossa intervenendo al terzo appuntamento dei «Giovedì del Pd» nella sede di via Cacciapuoti, a Giugliano.
Una situazione particolarmente anomala che è anche all’attenzione dei vertici provinciali. In pratica, a solo un anno dalle primarie, i politici eletti sono ancora divisi in consiglio comunale e continuano a fare riferimento, anche ufficialmente, alla vecchia area di appartenenza.
L’eccezione è rappresentata da due giovani consiglieri che hanno tentato di dare il buon esempio, impegnandosi e decidendo di costituire il gruppo consiliare del Partito Democratico tra i banchi dell’assise. Si tratta di Mario Molino e di Francesco Mastrantuono, mentre i loro colleghi, ben cinque della Margherita e quattro dei Ds, non hanno ancora formalizzato il passaggio. E la situazione va verso uno stallo che potrebbe diventare controproducente.
Nel frattempo, nonostante la tenuta del partito del sindaco Raffaele Topo alle ultime politiche, le polemiche sui vertici locali, diretti da Vincenzo Arabia, non sono affatto mancate e non mancano. Prima la fuoriuscita d Vincenzo De Rosa dal forum dei giovani del partito e poi l’adesione all’Udc dell’ex assessore Roberto Landi.
Tonia Limatola
Il Mattino – 26 OTT 2008
