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ALLEANZA NAZIONALE PERDE PEZZI, I CONSIGLIERI ABBANDONANO IL PARTITO

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Bufera nel partito: v ia gli esponenti comunali e circoscrizionali




dall’inviato



GIUGLIANO – Terremoto politico nella sezione cittadina di Alleanza nazionale. Ieri mattina gli esponenti del gruppo eletti al Consiglio comunale di Giugliano e alle circoscrizioni di Casacelle, Lago Patria e Giugliano-centro hanno formalizzato l’uscita dal partito. “Non ci riconosciamo più nelle scelte politiche del nostro coordinatore locale” hanno detto i consiglieri “ribelli” nel corso di una conferenza stampa. Escono dal partito di Gianfranco Fini dopo otto anni i consiglieri comunali Pietro Ciccarelli e Giulio Di Napoli. Voltano pagina anche i consiglieri di An eletti nelle circoscrizioni: Natale Sequino (del distretto Giugliano-centro), Marco Pollastro (Casacelle), Carlo Palumbo detto Davide (Lago Patria). “Una scelta sofferta – spiegano – questo è il necessario ed inevitabile sbocco di una situazione insostenibile all’interno di An”. Con una relazione tutta d’attacco, senza mezze misure, spigolosa, i neo-eletti spiegano il perché della loro fuoriuscita. “Non ci riconosciamo nelle scelte attuate, nelle prospettive di opposizione – dice Di Napoli -. Manca all’interno di Alleanza nazionale la volontà di coinvolgere le componenti del gruppo, anche solo a livello di informazioni, nell’azione politica. Non sappiamo, ad esempio, quale è stata la posizione ufficiale in merito ai referendum”. Nel mirino il coordinatore cittadino del partito, Giovanni Niola. “Il responsabile locale di An – aggiunge Ciccarelli – non è riuscito ad essere all’altezza delle sua responsabilità, disattendendo le aspettative nostre e degli elettori”.

Un gesto clamoroso, quello della fuoriuscita, attuato senza nemmeno il “preavviso” di una convocazione del gruppo consiliare. “Non ero al corrente di nulla” dice Niola, destinatario delle accuse. “E’ comunque necessaria – aggiunge – una verifica urgente all’interno del gruppo”.



Il partito di Fini perde così rappresentanti nella terza città più grande della Campania. Alleanza Nazionale era riuscita ad ottenere quasi l’8 per cento dei consensi alle recenti amministrative, vinte dalla coalizione di centrosinistra guidata da Francesco Taglialatela. Il partito si era attestato quinto dopo Margherita, Ds, Udc e Fi con 4025 voti totalizzati.



La guerra silenziosa tra le diverse anime della gruppo politico è roba vecchia. A sfidarsi all’interno del partito tre correnti principali: una che fa capo ai neo- consiglieri eletti, l’altra ha come referente il coordinatore Niola, l’ultima ha come punto di riferimento l’ex deputato Enzo Basile. Erano mesi che s’inseguiva l’impossibile tentativo di una mediazione.




CRONACHE di NAPOLI 10 giugno 2003

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