24.3 C
Napoli
giovedì, Giugno 27, 2024
PUBBLICITÀ

rame, IL BUSINESS DEI POVERI

PUBBLICITÀ

di GIUSEPPE DI SOMMA





Mettono a rischio l’incolumità di decine di migliaia di cittadini bruciando cavi elettrici per ricavarne rame. Quello dei «rigattieri incendiari» è diventato ormai un fenomeno in tutta la provincia.
Dall’area vesuviana a quella Nord del capoluogo non c’è zona immune. Volla, Cercola, Pollena Trocchia, Massa di Somma, Sant’Anastasia, Pomigliano, Acerra, Afragola, Casoria sono solo alcuni dei comuni interessati dal fenomeno. Le decine di rigattieri che operano nella provincia entrano in azione dopo il tramonto e scaricano dai tricicli decine di chili di cavi elettrici nelle zone di campagna. Dopo aver cosparso il materiale con benzina appiccano il fuoco e vanno via per poi ritornare la mattina successiva a recuperare il rame. Durante la combustione, però, si sprigionano nell’aria sostanze tossiche e nocive per la salute umana quale la diossina e inevitabilmente una coltre nera di fumo si alza dai cavi e invade anche i centri abitati rendendo in pochi minuti l’aria irrespirabile, mentre sulle strade si addensa una vera e propria nebbiolina killer.
Impossibile per i residenti dormire con le finestre aperte: in pochi minuti bruciori alla gola e agli occhi ne impongono la chiusura. Numerosi del resto negli ultimi anni chi è dovuto ricorrere alle cure mediche per difficoltà respiratorie. E a nulla sono valsi finora gli appelli alle istituzioni. Petizioni e denunce hanno invaso gli uffici comunali e le scrivanie dei funzionari delle forze dell’ordine, ma di interventi neppure l’ombra.
L’ultimo grido d’allarme, arriva da Volla dove i cittadini denunciano il grave lassismo verso un fenomeno che mette a repentaglio la salute. Lo sottolinea anche Egidio Perna, consigliere comunale e medico.
«Le istituzioni preposte alla tutela della salute dei cittadini si devono dare una mossa – dice – c’è bisogno di un’indagine capillare che investa l’intera provincia con rilievi e sopralluoghi delle Asl per testare in grado di inquinamento».
Altre denunce arrivano dagli altri comuni dell’hinterland con l’impegno dei cittadini che negli ultimi tempi hanno raccolto migliaia firme per chiedere maggiore sicurezza. I controlli insomma restano un miraggio. Il fenomeno ha del resto assunto dimensioni enormi, per colpa di rigattieri senza scrupoli impegnati a ricavare poche decina di euro dalla vendita del rame.
In passato, dopo i ripetuti appelli, i carabinieri hanno scovato e denunciato a piede libero alcune persone mentre incendiavano cavi elettrici. Si è trattato, però, di interventi sporadici dopo le segnalazioni e pressioni da parte di alcune amministrazioni comunali.
Il problema, però, è rimasto. L’opera dei «rigattieri incendiari» continua indisturbata nonostante si conoscano i posti e le ore dove agiscono.





IL MATTINO 21 GIUGNO 2003

PUBBLICITÀ

http://www.ilmattino.it/hermes/20030621/CIRC_NORD/37/PANE.htm

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Blitz di Adl e Manna in Germania, Kvaratskhelia verso la permanenza a Napoli

Khvicha Kvaratskhelia ed il Napoli sono nuovamente vicini, anzi di più, a proseguire la storia d'amore. Antonio Conte lo...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ