dal corrispondente
CASAL DI PRINCIPE – L’accordo è stato raggiunto a Casal di Principe. I consiglieri dissidenti di An e Udc sono tornati sui loro passi e la “giunta tecnica” composta da assessori esterni di alto profilo tanto voluta dall’onorevole Nicola Cosentino sarà costituita in questi giorni. Nessuna possibilità di uno scioglimento anticipato quindi prospetta per i cittadini casalesi tra i quali, visto il clamoroso flop del primo consiglio comunale, era cominciato di nuovo ad aleggiare il timore di un nuovo commissariamento. Sei consiglieri infatti si erano alzati , Falconetti, Noviello, Di Caterino e Schiavone per An e Vincenzo Verazzo e Antonio Corvino per l’Udc. Se n’erano andati sbattendo la porta quando il neo sindaco Francesco Goglia annunciava che gli assessori, per garantire una rinascita politica e culturale di Casal di Principe, sarebbero stati quasi tutti esterni. “Non rispettano la volontà dell’elettorato – avevano detto – non condividiamo questa giunta”.
“Maggioranza già spaccata a solo un mese dalle elezioni – aveva subito risposto il coordinamento politico del centro sinistra con un manifesto pubblico – lo avevamo già previsto, questo centro destra non è in grado di offrire governabilità al paese!”. Concetto ribadito anche dal senatore Lorenzo Diana (Ds) che aveva insistito sul fatto che i loro avversari del centro destra sono politici senza progetto e che non hanno i mezzi per offrire governabilità ad un paese come Casal di Principe. I tecnici in questione intanto, il presidente privinciale dell’ordine dei commercialisti Francesco Matacena, il presidente dell’ordine degli ingegneri Vittorio Severino, l’ex senatore Filippo Reccia (An) e l’ex deputato Michele Corvino (Ds) avevano cominciato a dimostrare qualche preplessità e qualche legittimo dubbio riguardo al fatto di accettare o meno l’arduo incarico offertogli da Cosentino e che li avrebbe visti operare in una giunta comunale senza il dovuto appoggio dei consiglieri. Situazione critica anche per il deputato Gennaro Coronella che se da un lato cercava di tutelare i consiglieri del suo partito dall’altro cercava di mantenere intatti i buoni rapporti che lo legano a Nicola Cosentino.
Sono passati alcuni giorni poi e i toni si sono cominciati a placare da ambo le parti.
Il coordinatore di collegio di Casal di Principe di An Alfonso Schiavone ha annunciato che l’abbandono dell’aula consiliare da parte dei suoi consiglieri era stato dettato da motivi emotivi più che politici e anche da parte dell’Udc sono cominciati ad arrivare segnali positivi in tal senso.
Finita la polemica quindi, oggi gli occhi sono puntati sui nomi che man mano vengono fuori e che andranno a comporre questa super-giunta comunale e sui nomi che per un anno (questo è il tempo in cui dovranno governare gli assessori esterni) resteranno a casa. In questi giorni infatti l’onorevole Cosentino insieme agli altri esponenti locali della maggioranza sta lavorando attivamente all’ambizioso progetto (storicamente unico per l’agro aversano) contattando personaggi di Casal di Principe, ma soprattutto persone esterne alla politica e al modus vivendi casalese come il dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Caserta Alfredo Messore, il docente universitario in diritto amministrativo della seconda università di Napoli Vincenzo Pepe e il direttore regionale del corpo forestale Ferdinando Fuschetti. Persone che sia fisicamente che moralmente sembrano tanto lontane dalla realtà casalese e che potenzialmente potrebbero dare un fortissimo contributo ad una cittadina che, afflitta da una dilagante criminalità non è riuscita (sia per infiltrazioni camorristiche, sia per ingovernabilità) negli ultimi dieci anni ad avere un’amministrazione comunale stabile.
SETTE GIORNI

