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domenica, Maggio 12, 2024
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GIUGLIANO: RAID NELLO STUDIO DI UN COMMERCIALISTA

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da GIUGLIANO



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Con una pistola puntata alla tempia il suo primo pensiero è stato quello di salvare la vita. Ha aperto il portafogli e ha consegnato tutto quello che aveva: 450 euro ed un cellulare. Troppi i fatti di cronaca che hanno insanguinato il comprensorio negli ultimi tempi, non se l’è sentita di rischiare ed accennare ad una reazione. “Protagonista” suo malgrado della vicenda è un commercialista di Giugliano. Teatro: via Ripuaria, il lungo e pericoloso stradone che collega i comuni dell’entroterra al litorale. Intorno alle 10 di venerdì mattina, due giovani incappucciati e armati di pistola sono penetrati all’interno dello studio del commercialista. Uno di loro lo ha minacciato e si è fatto consegnare i soldi: 450 euro custoditi nel portafogli. Prima di andare via, i due malviventi si sono anche impossessati del telefono cellulare del professionista.




L’uomo ha subito denunciato il fatto ai carabinieri della Compagnia di Giugliano ma dei rapinatori non è stata trovata alcuna traccia. I militari, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenente Orazio Ianniello, hanno setacciato la zona. Diversi i posti di blocco, decine le persone i interrogate dagli inquirenti, a caccia di un elemento utile per l’indagine. Nessuno ha visto in faccia i banditi, neanche il commercialista: “Avevano il volto coperto da cappellino e da occhiali da sole” ha raccontato ai carabinieri. “Li ho visti entrare, non ci ho fatto caso. Un attimo dopo avevo una pistola puntata alla tempia”. Con il freddo dell’acciaio contro la pelle, capisci subito che l’unica risorsa è la calma: per il professionista di via Ripuaria non è andata diversamente. “Ho capito che se avessi reagito, sarebbe andata a finire male”. L’uomo torna a casa con l’immagine indelebile di una pistola a pochi centimetri da lui: “me l’hanno puntata in faccia”, ha ripetuto più volte ai militari che lo hanno interrogato, “mi sono spaventato tantissimo”.


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L’episodio non fa che accrescere l’allarme microcriminalità nell’hinterland, specie sul litorale domitio. Negli ultimi tempi, l’assalto a ville, appartamenti e studi legali è stato impetuoso. Polizia e carabinieri fanno quel che possono. Il problema è che gli uomini in servizio non riescono a tenere sotto controllo una zona così grande e complessa. Sotto accusa le bande di slavi e di piccoli malviventi che scorazzano liberamente tra Giugliano e Castelvolturno, a ridosso della vasta zona che segna il confine tra le province di Napoli e Caserta.

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