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venerdì, Giugno 28, 2024
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Miseno, il ticket allontana i vacanzieri dalle spiagge

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ENNESIMA GIORNATA DI CA0S, MA SI RISPARMIA SUL PARCHEGGIO



di
PINO TAORMINA





Sbuffano, sudano, bestemmiano. Ma anche ieri in quasi duemila hanno fatto la fila per entrare a Miseno e Miliscola con l’auto. Lunghe code, in alcuni momenti la distesa di lamiere si è allungata fino al Castello di Baia: ma alle ore 12 l’imbottigliamento di vetture già non c’era più. Il caos mattutino, però, ha fatto saltare i nervi a molti pendolari: in molti hanno invertito la marcia e fatto dietrofront, preferendo piantare l’ombrellone sulle più accessibili spiagge di Lucrino.
I gestori dei lidi bacolesi maledicono l’ordinanza, i posteggiatori varano le prime contromosse: il prezzo del parcheggio scende da cinque a tre euro, in alcuni casi anche a due. «Ma è tutto inutile, c’è un calo del settanta per cento di presenze», sbotta uno di loro. Chi arriva ai «caselli» di Miseno e Miliscola alla guida della propria auto paga e protesta. «Non è giusto, non ha senso», è la solita lamentela rivolta al vigile di turno. Ieri rafforzata la distribuzione dei tagliandi lungo i percorsi di ingresso alla zona a pagamento. All’incrocio tra via Risorgimento e via Lungomare una guardia municipale consigliava quale dei due varchi scegliere, a seconda dell’affluenza. «Così abbiamo ridotto i tempi di attesa per i bagnanti», spiega il comandante dei caschi bianchi, Stefano Guarino.
Le spiagge sono semivuote: «Senza ticket – dicono gli operatori oggi ci sarebbe il tutto esaurito. Siamo ad agosto, ma pare di essere ad ottobre». Gli operatori non credono alla riapertura di un dialogo con il sindaco Coppola.
Ieri mattina hanno disertato la riunione con il primo cittadino.
«Sono amareggiato e dispiaciuto, avevano insistito per avere un incontro immediato. Non è venuto nessuno. Ne prendo atto», sbuffa Antonio Coppola. Luigi Boscaino, rappresentante della Fiba, convoca invece per stamane una conferenza stampa, «per far capire le conseguenze disastrose di questo provvedimento per l’economia di Bacoli». Ai varchi continua la distribuzione dei volantini che consentiranno agli automobilisti tartassati dalla gabella comunale di chiedere il rimborso «quando vinceremo la nostra battaglia legale», si legge. Già, perché la via crucis giudiziaria va avanti, dopo i colpi di scena dei giorni passati. I legali dei ricorrenti contro il ticket preannunciano altre azioni in difesa degli interessi dei cittadini. Ma i residenti di Bacoli tirano un sospiro di sollievo.
«C’è traffico, è vero. Ma ci sarebbe lo stesso, anche senza ticket, perché le auto sarebbero il triplo», sbottano a via Risorgimento.



IL MATTINO 6 AGOSTO 2003

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