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domenica, Giugno 30, 2024
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Notte in fila al Cdr, rissa tra autisti

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Il commissario Facchi: «I comuni organizzino aree di trasferimento»





Come se non bastasse la paura degli incendi dei rifiuti e l’emergenza dei giorni scorsi con l’immondizia nelle strade e la paralisi degli impianti Cdr. Settanta camion carichi di sacchetti sono rimasti fermi per tutta la notte davanti all’impianto di Cdr di Giugliano, con rigorosi turni e corsie preferenziali da rispettare a favore dei comuni isolani e costieri. E così ieri mattina si è sfiorata la rissa tra gli autisti, già sotto stress per i prolungati turni di lavoro effetto delle ferie estive. Carabinieri e polizia sono dovuti intervenire per scongiurare che dalle minacce si arrivasse alle vie di fatto.
«Una notte e un giorno tra i miasmi dell’immondizia, il sole rovente, la nuvola di fumo e diossina proveniente da una vicina discarica in fiamme. Una condizione disumana», attaccano gli autisti. Ritardi e attese destinate a influire sul ciclo di raccolta dei rifiuti nei comuni e poi sullo smaltimento negli impianti Cdr. «Nell’impianto – raccontano gli autisti – hanno potuto scaricare durante la giornata solo camion di Ischia, Capri, Anacapri e Giugliano mentre restano ferme le operazioni per gli altri mezzi provenienti dal Napoletano».
«Una vecchia storia – spiega il subcommissario per l’emergenza rifiuti, Giulio Facchi – I camion delle isole devono rispettare gli orari per il rientro con i traghetti, Giugliano ha la preferenza come comune ospitante, come stabilito in un protocollo d’intesa. Molti sindaci contestano questo. Ma il Com missariato, è bene ricordarlo, insiste da mesi sulla realizzazione delle stazioni di trasferimento dei rifiuti da organizzare tra gruppi di Comuni. Così si avrebbe una preselezione dei rifiuti e nello stesso tempo si eviterebbe il caos in attesa ai Cdr. Questo sistema – continua Facchi – è in uso al Nord, non riesco a capire perché qui dicono di no».
Tensioni anche all’impianto Cdr di Pianodardine, nell’area industriale di Avellino. La prolungata sosta degli automezzi ha provocato le proteste dei residenti nella zona a causa dei cattivi odori che per le alte temperature e l’assenza di vento diventano insopportabili.

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IL MATTINO 12 AGOSTO 2003

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