L’INTERVISTA – Il sindaco replica all’attacco di Bruno
dall’inviato a Giugliano
GIUGLIANO – “Non sono il burattino di nessuno, io”. Francesco Taglialatela, primo cittadino di Giugliano, replica alle accuse lanciate dall’ex candidato della Fiamma Tricolore, Raffaele Bruno. “Ben venga il confronto con l’opposizione – spiega il sindaco di centrosinistra -. Quello che non accetto sono le accuse infamanti a mezzo stampa. Collegare la mia persona con fatti ai quali sono completamente estraneo è un atto offensivo”.
Sindaco, Bruno La accusa di essere un burattino nelle mani di Bassolino, incapace di gestire la situazione ambientale a Giugliano. Lei cosa risponde?
Sono considerazioni strumentali, le sue. Il dibattito politico dovrebbe essere fatto con un atteggiamento diverso: di sicuro molto più costruttivo. E poi Bruno afferma l’esatto contrario di quella che è la situazione attuale. E’ di pochi giorni fa il mio ricorso al Tar contro un’ordinanza commissariale che prevedeva l’interramento delle ecoballe nella discarica Resit. Per quel combustibile il Commissariato aveva assunto degli impegni precisi: le ecoballe sarebbero state trasportate altrove. Gli accordi non sono stati rispettati, io mi sono opposto decisamente a questo provvedimento. Se questo significa essere un burattino…
L’esponente dell’Msi spiega che Lei non accetta critiche. Bruno ha infatti annunciato l’affissione in città di un manifesto con la scritta “Vietato criticare”. Cosa ne pensa?
Ben venga il confronto con l’opposizione. L’ho dichiarato più volte in passato, rinnovo adesso l’invito. Quello che non accetto sono le accuse infamanti a mezzo stampa. Collegare la mia persona con fatti ai quali sono completamente estraneo è un atto offensivo. Da qui è nata la querela al dirigente dell’Msi. La critica costruttiva e il confronto con la minoranza – lo ripeto – sono un alimento indispensabile della democrazia. Il resto non c’entra niente con la politica.
Questione ecoballe. Lei ha fatto ricorso al Tar contro il “sotterramento” del combustibile nella discarica Resit. Eppure dal Commissariato fanno sapere che le balle sono praticamente intrasportabili altrove. Cosa accadrà adesso?
Non credo che le ecoballe siano intoccabili. Il trasporto presso altri siti di stoccaggio è sempre possibile, indipendentemente dallo stato in cui si trova il combustibile derivato dai rifiuti.
E’ un’ordinanza assurda, quella del Commissariato. Mi auguro che il tribunale regionale ci dia ragione: quei rifiuti devono andarsene da Giugliano.
La sua sembra una posizione irremovibile…
Ovvio, lo è. Se si crea un sito di stoccaggio provvisorio, bisogna confermare con i fatti la ‘temporaneità’ del deposito. Anche a garanzia degli impegni presi, occorre insistere su questa strada. Le ecoballe devono andare via dalla Resit.
Sono trascorse quasi due settimane dall’incendio dei fusti tossici nella discarica abusiva sulla circumvallazione esterna. Come mai i rifiuti sono ancora lì?
Siamo in attesa dei risultati dell’Asl. Ho fatto richiesta (sia all’azienda sanitaria locale che all’Arpac) di conoscere gli agenti inquinati sprigionatasi dall’incendio. Ho poi richiesto di individuare le modalità di rimozione e le necessarie azioni di bonifica da attuare. Le risposte sono imminenti, è questione di poco. Non appena avrò i pareri, provvederò ad emettere le ordinanze necessarie per la rimozione dei rifiuti e il risanamento dell’area.
Sembra assodato che dietro il traffico dei rifiuti “speciali” ci sia una regia ben precisa. Secondo gli investigatori, i rifiuti smaltiti illegalmente nelle campagne di Giugliano arriverebbero da altre Province o addirittura da altre Regioni. Come tutelare un territorio così grande da questi criminali?
E’ necessario un presidio costante. Il territorio va sorvegliato. E custodito gelosamente. Bisogna incentivare i controlli da parte delle forze dell’ordine: solo così riusciremo a reprimere definitivamente questi fenomeni. Altre strade non ce ne sono.
In autunno la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti sarà a Giugliano. Cosa chiederà ai Commissari?
Chiederò un’azione forte di tutela. Con una priorità su tutte: evitare che il nostro Comune sia ulteriormente gravato dai problemi dell’emergenza rifiuti. Tutti gli enti devono poi adoperarsi per la bonifica ed il risanamento del territorio.
Questione Giunta. Sembra che il nodo sia stato definitivamente risolto: a settembre la Giunta “tecnica” verrà avvicendata da un esecutivo “politico”. Giusto?
L’obiettivo della Giunta politica va raggiunto attraverso un percorso democratico. Fino all’ultimo momento sono stato al tavolo delle trattative. Poi il confronto si è interrotto. A settembre ricominciamo questo percorso: nei tempi più brevi possibili arriveremo ad una risoluzione del caso.
E’ necessaria un’azione di governo unitaria con tutte le forze della maggioranza di centrosinistra. I partiti avranno la visibilità che chiedono. E che spetta loro.
