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giugliano, tensioni nel centrosinistra

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GIUGLIANO – Tensioni nel centrosinistra, che a più di quattro mesi dalle elezioni stenta a trovare un accordo mentre l’amministrazione comunale stenta a decollare. Lunedì pomeriggio, l’ennesima riunione dei rappresentanti delle forze che compongono la coalizione con il sindaco è saltata per la contemporanea assenza di Ds e Margherita.
Dura la replica di Rifondazione, Sdi e Udeur, che protestano per quello che considerano “il tentativo di prendere tempo perché non si addivenga ad un accordo politico-programmatico chiaro e condiviso” ed accusano il Sindaco “di volersi sottrarre al confronto” e di mantenere “un atteggiamento dilatorio”, lasciando intendere di essere pronti a lasciare la maggioranza.
“Nonostante tutte le rassicurazioni da parte del primo cittadino –spiega il segretario provinciale di Rifondazione, Peppe De Cristoforo- il suo atteggiamento continua a non convincerci fino in fondo. Siamo preoccupati che problemi oggi superabili possano poi divenire ostacoli insormontabili”. De Cristoforo critica l’atteggiamento del primo cittadino “che si rifiuta di rispondere alle interrogazioni dei Consiglieri e di consentire l’accesso agli atti garantito loro dallo Statuto comunale e dalle leggi sulla trasparenza e l’accesso agli atti amministrativi”. “Quanto sta accadendo a Giugliano ci preoccupa e non mancherà di avere ripercussioni sugli equilibri provinciali. Ciò che accade nella terza città della Campania non può non influire sulle future alleanze”, continua. “Ci auguriamo che si facciano tutti gli sforzi per rifondare questa coalizione rimettendo la politica al primo posto e ponendo fine a giochi, giochetti e tatticismi”.
Oramai è crisi aperta, con il segretario provinciale dell’Udeur, Bruno Terracciano, che definisce il sindaco di Giugliano “un cieco sull’orlo di un burrone”. “Non c’è più tempo per temporeggiare, o si arriva ad un accordo chiaro oppure lasciamo la maggioranza –afferma-. Tagliatatela ed i Ds non possono sperare di continuare all’infinito con questa pantomima. Non ci lasceremo intrappolare nuovamente in trattative che non portano ad alcun risultato o documenti che non vedono mai la luce. I tempi stringono, si avvicinano importanti scadenze e non è affatto scontato il nostro voto in Consiglio comunale”.
A scatenare tante tensioni, la nomina da parte del Sindaco di Giunta non concordata con i partiti e da essi non condivisa, che aveva portato Margherita, Rifondazione, Sdi, Udeur, Italia dei Valori e Verdi a prendere, nel luglio scorso, apertamente le distanze dal sindaco e scatenando violente polemiche anche all’interno dei Ds, cui il Sindaco appartiene, con il consigliere Palumbo, dell’area Fassiniana, che per protesta non partecipò ai lavori del primo Consiglio comunale.
“Il sindaco di Giugliano –afferma il segretario provinciale dello Sdi, Felice Iossa- finora ha tentato di creare divisioni tra le forze politiche ed al loro interno per giungere alla nomina di una Giunta non condivisa, dimenticando che chi semina vento raccoglie tempesta”. “E’ paradossale che, dopo un primo Consiglio comunale interrotto senza che fosse consentito ai Consiglieri di intervenire sulla Giunta e sulle relazioni programmatiche del Sindaco, ed un secondo consiglio comunale saltato –prosegue Iossa-, non si avvii un serio percorso politico-programmatico che porti ad un superamento dell’attuale situazione e, in tempi brevissimi e certi, in ogni caso non oltre ottobre, alla nomina di una Giunta politica che esalti la centralità del Consiglio comunale e valorizzi il ruolo dei partiti”.

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