di TONIA LIMATOLA
GIUGLIANO – L’impasse politica? «Ne stiamo uscendo», rispondono i segretari politici di Giugliano. La svolta sembra arrivata con l´insediamento delle quattro commissioni consiliari, al lavoro da ieri. Un primo segnale di pacificazione all´interno della coalizione dopo mesi di polemiche, sempre più roventi, seguite alla scelta del sindaco Francesco Tagliatatela di mettere al lavoro una giunta tecnica. «Uno schiaffo alla città», urlarono i partiti. «Non c´era più tempo da perdere», rispose allora il sindaco. Intanto il ritardo è stato recuperato solo in parte lunedì con la nomina dei componenti delle commissioni.
Ma sulla risoluzione della crisi resta cauto il primo cittadino, che ammette di essere ancora impegnato in un «ragionamento politico per dare più efficacia all´azione amministrativa». Nessun´intesa, finora, infatti. Intanto prende forma una bozza di accordo con una giunta politica a 10 assessori, che dovrebbe sostituire quella attuale, tecnica e a sei, entro la fine dell´anno.
La premessa indispensabile per poter concretizzare questo avvicendamento è la modifica dello statuto comunale, al quale dovrà subito mettere mano la prima commissione consiliare. Si parla di una mappa degli assessorati: due alla Margherita (vicesindaco compreso), due ai Ds e uno per ognuno degli altri sei partiti della coalizione, cioè Rifondazione, Sdi, Verdi, Udeur, Repubblicani, compreso Italia dei Valori senza rappresentanti in Consiglio comunale.
Secondo questa ipotesi alla Margherita andrebbe anche la presidenza del consiglio comunale. Gli esponenti locali del partito di De Mita sembrano soddisfatti. «Si sta lavorando nella giusta direzione – sostiene il coordinatore Nello Palumbo- con una ripartizione dei dieci assessorati che tiene conto del peso politico dei partiti». Ma sono pronti a chiarire che l´accordo non è ancora chiuso i Ds (partito che ha espresso il sindaco), antagonista della Margherita anche nella designazione del candidato.
Il segretario cittadino dei Ds, Giovanni De Vivo, puntualizza: «Nessuna contesa con la Margherita. Il documento non è stato ancora definito e sull´attribuzione degli incarichi la discussione è ancora aperta. In queste ore si stanno valutando con attenzione le proposte avanzate da tutti i partiti della coalizione». In pratica continuano gli incontri. Il prossimo è fissato per lunedì sera. Nel calderone degli incarichi ci sono anche quelli dirigenziali da assegnare al comune, all´asl e al consorzio.
Il rischio è che per questo le trattative politiche si allunghino ancora. «Siamo convinti che la procedura “step by step», mutuata dalle trattative sindacali- dice il segretario cittadino di Rifondazione, Nello Pennacchio – possa essere risolutiva. Affrontando un argomento alla volta è più facile trovare un accordo». Finora, l´unica cosa su cui tutti concordano è l´esigenza di ampliare il numero dei rappresentanti dei gruppi in giunta.
IL MATTINO 20 SETTEMBRE 2003

