GIUGLIANO – Dalla parte del sindaco. Il “Movimento Ecologista” si schiera a favore del primo cittadino di Giugliano, Francesco Taglialatela, e accusa di “protagonismo” i partiti della maggioranza che da tempo rivendicano “un accordo” con l’amministrazione comunale. “Perché un sindaco ed una giunta valida non riescono ad operare?” si legge in un manifesto affisso nelle strade della cittadina. “Le singole formazioni politiche ed i loro responsabili – scrivono i membri del movimento – hanno dimenticato troppo presto le problematiche della nostra città e singolarmente impongono rivendicazioni che sanno di protagonismo, mettendo a dura prova l’operato del sindaco e della giunta rappresentata da giovani professionisti, capaci e competenti”.
Il coordinamento denuncia “le mancate promesse della colazione che, durante la campagna elettorale, si era impegnata ad operare esclusivamente per lo sviluppo della città e per il benessere dei suoi abitanti”. Il “Movimento Ecologista” (che tra breve aprirà una sezione in città) ha appoggiato l’attuale “fascia tricolore” alle amministrative di maggio, sostenendo la candidatura di alcuni componenti nello Sdi. E’ di questi giorni il passaggio del consigliere circoscrizionale Di Marino (Sdi) con il movimento, essendosi dichiarato fuori dal partito di Boselli. Attualmente il clima tra i due schieramenti non è dei migliori, principalmente per i veti imposti da Franco Di Nardo, attuale commissario dello Sdi- Giugliano.
Marco Ciccarelli, presidente del movimento e secondo non eletto nelle liste dei socialisti, invita “le forze politiche a far lavorare serenamente il sindaco e la giunta almeno per un anno prima di valutare quanto hanno prodotto”. Accuse pesanti giungono da Gaetano Di Falco, membro del movimento. “Siamo alle solite – dice – In giro ci sono le stesse persone che da un ventennio cercano di monopolizzare la gestione politica a Giugliano. A noi non interessano le ‘patate riscaldate’, specie quando pensano agli affari loro”. Ciccarelli aggiunge che è fin troppo chiara “la volontà dei partiti di mettere per l’ennesima volta le mani sulla città, in modo spudorato. Il mezzo, questa volta, consiste nel lamentarsi per le nomine di assessori tecnici che non sono stati ancora visti all’opera. Mi meravigliano – conclude – gli atteggiamenti dei partiti così detti maggiori, che continuano a lamentarsi, pur consapevoli del fatto che esiste uno strumento chiamato dimissioni, che permette ai consiglieri di mandare sindaco e giunta a casa. Lo facciano se veramente credono in quello che dicono, altrimenti operino fattivamente con la squadra del sindaco e ne attendano i risultati”.
ha collaborato Marco Sepe
CRONACHE DI NAPOLI 15 SETTEMBRE 2003

