TRA UNA SETTIMANA SI TORNA IN CONSIGLIO COMUNALE
di TONIA LIMATOLA
Crisi politica a Giugliano, fissata per il 23 mattina la nuova seduta di consiglio dopo il forfait della maggioranza arrivato martedì a distanza di 12 ore da un accordo stretto coi segretari provinciali a Napoli. «Si stabilirà se si potrà procedere con rinnovata e costruttiva serenità – dice il sindaco Francesco Taglialatela – o se saranno inevitabili le mie dimissioni». Insomma il sindaco insiste su questa strada e rinnova l’appuntamento chiave per giovedì prossimo con la relazione programmatica e l’elezione del presidente del consiglio. Sono ore di fibrillazione.
«Siamo convinti che l’aula consiliare – dice Giovanni De Vivo, segretario cittadino Ds – sia il luogo adeguato per la verifica politica».
Sembrebbe ricomposta la frattura tra i cinque diessini, mentre, secondo un documento, saranno sicuramente presenti in aula i sei consiglieri della Margherita. Resta ancora tutta da verificare la posizione dei sette consiglieri di Prc, Pri, Sdi, Verdi e, Udeur che hanno preso le distanze da sindaco, Ds e Margherita.
«La minaccia di dimissioni lascia il tempo che trova – dice Nello Pennacchio, segretario cittadino Prc – Il sindaco pensi a riannodare senza forzature i fili di un dialogo che si è interrotto».
Intesa tutta ancora da trovare, dunque. In ballo ci sono una giunta politica con 10 assessori, due uomini di Giugliano nel Cda del consorzio di bacino, l’elezione del presidente in seno alla Margherita.
Intanto si fanno sentire i segretari provinciali. «Solidali con il sindaco, lavoriamo per l´unità», dice Diego Belliazzi (Ds). «Rinnegare gli accordi – rincara Bruno Terracciano (Udeur) – significa volere a tutti i costi lo scioglimento». Duri dall’opposizione. «Stanno solo prendendo tempo perché non hanno un progetto politico. Dovrebbero andarsene direttamente a casa», dice Giovanni Pianese, consigliere regionale Udc.
«IL MATTINO» – VENERDI’ 17 OTTOBRE 2003
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
