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sabato, Aprile 20, 2024
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“Entro gennaio l’approvazione della Variante al Prg che istituisce il Parco Agricolo”

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MUGNANO. Tra fine dicembre e l’inizio del nuovo anno sarà approvata la variante al Piano Regolatore generale che istituisce il Parco agricolo di Mugnano. Lo ha detto ieri il sindaco, Daniele Palumbo, intervenendo al convegno organizzato da Rifondazione Comunista per discutere del progetto di variante recentemente consegnata al Comune dai tecnici incaricati.

La gestazione della variante al piano è stata lunga ed intervallata da ben tre scioglimenti del Consiglio comunale. In passato, i parco è stato oggetto di fortissimi scontri tra le forze politiche, fino a divenire l’elemento di distinguo tra quanti erano favorevoli ad ulteriori insediamenti produttivi e chi riteneva di dover lavorare alla riqualificazione ed al riassetto urbano della città.

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Per Palumbo siamo di fronte ad una vera e propria “rivoluzione urbanistica”, che va a “scardinare vecchie pratiche e soprattutto tende a mettere fine alle speculazioni per cominciare a costruire una città finalmente vivibile”. Il sindaco ha poi chiarito che “l’approvazione in tempi rapidi del piano e, dunque, l’istituzione del parco, costituisce una priorità assoluta nell’azione di quest’Amministrazione e della maggioranza che la sostiene”. Palumbo ha inteso, così, rassicurare Rifondazione che, attraverso il vicesindaco e assessore alle Attività produttive, Francesco Iacolare, poco prima aveva chiarito che “l’approvazione del progetto entro la fine dell’anno o al massimo entro inizio anno è un elemento qualificante la presenza di Rifondazione in maggioranza”, sottolineando che “Mugnano non ha bisogno di altri insediamenti produttivi”. “Alla nostra città non serve altro cemento, ma interventi per rendere maggiormente vivibile Mugnano”, ha detto.

Sulla necessità di provvedere in tempi rapidi all’approvazione della variante per il parco, posta da Rifondazione ed immediatamente ripresa dal Sindaco, vi è stata una ampia convergenza dei rappresentanti di tutte le forze politiche presenti all’iniziativa.

Sulla questione, del resto è alta l’attenzione da parte della città, il cui territorio è completamente esaurito, al punto che l’area destinata al parco oramai ne costituisce l’unico polmone verde.

“Il parco, andando a creare un’area all’interno della quale far sopravvivere pratiche agricole altrimenti cancellate dal cemento, è l’elemento caratterizzante il progetto di revisione del Prg e di riassetto urbanistico ed ambientale della città”, ha affermato il sindaco.

“Il parco agricolo nasce per preservare l’ultimo polmone verde della città –ha aggiunto il vicesindaco-. Il piano prevede la sperimentazione di pratiche agricole tese a far diminuire la richiesta di energia e di risorse e basate su un principio di auto-sostenibilità. Al contempo, ricorre a politiche urbanistiche concertate, tese all’equilibrio tra le esigenze di pianificazione delle aree agricole periurbane e aspettative urbane dei proprietari”.

Per lungo tempo, il parco era stato visto come qualcosa di irrealizzabile, e così sarebbe stato se il Consiglio comunale due anni fa non avesse adottato delle norme di salvaguardia che di fatto rendono impossibile ogni sanatoria per eventuali abusi edilizi, di fatto condannando all’abbattimento ogni mattone posto all’interno dell’area individuata per ospitare il parco. “Grazie a quell’intervento ed agli sforzi fatti in questi ultimi due anni per definire gli indirizzi del piano, oggi il parco agricolo diviene finalmente realizzabile e la variante al Prg ha così trovato una definizione”, ha affermato Gianni Micillo, responsabile del settore urbanistico del Comune. “Questo parco costituirà una assoluta novità in Campania e, credo nel Mezzogiorno”, ha poi precisato l’architetto Ernestina Limongelli, l’ex assessore all’urbanistica del Comune che si è a lungo occupata della definizione del piano di variante al prg. Il senatore di Rifondazione Tommaso Sodano ha, invece, sottolineato la grande importanza che il parco assume “per la conservazione di specie coltivate autoctone oggi a rischio d’estinzione”.

Il progetto prevede, accanto alla conservazione di quelle produzioni agroalimentari a rischio d’estinzione, la creazione di un polo per la promozione culturale ed ambientale, di un museo del paesaggio agrario e della cultura contadina, attrezzati con centro di documentazione, centro studi, scuole verdi, orti sociali, accompagnando il tutto con il recupero e valorizzazione delle masserie diroccate sparese per le campagne.

Il progetto di parco agricolo ha incassato anche l’apprezzamento della Cia, la Confederazione italiana agricoltori, il cui vicepresidente, Gaetano Gargiulo, ha assicurato “il pieno sostegno dell’organizzazione e si è detto disponibile a collaborare alla creazione del parco




ufficio stampa Mugnano

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