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Centrosinistra in frantumi: Perrotta fa un passo indietro

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L’attuale coalizione al governo della città – almeno dal punto vista politico – è ufficialmente in frantumi. E ieri il sindaco del Pd Salvatore Perrotta ne ha preso atto dopo aver incassato per giorni le uscite degli alleati di governo, Sel e Udc, che hanno espresso serie perplessità circa la possibilità di riproporre agli elettori un cartello composto da Pd, Sel e Udc, con la possibilità di un allargamento all’Idv. Sulla scorta delle direttive nazionali, infatti, l’Unione di centro, partito di maggioranza relativa in città, sembrerebbe pronta a dare vita a un’alleanza centrista che incasserebbe l’ok di Api, Fli e Mpa. Mentre il partito di Vendola, dopo aver posto il proprio veto sulla presenza dell’Udc all’interno della prossima coalizione di centrosinistra, non fa mistero di nutrire dubbi anche sulla bontà dell’eventuale ricandidatura Perrotta. Da qui lo sfogo del primo cittadino, che sarebbe dettato anche da motivazioni di carattere personale. «Sto seriamente considerando l’opportunità di non ricandidarmi alle prossime amministrative – dice Perrotta – Sento il peso dei troppi sacrifici sul piano personale e familiare a fronte dell’enorme impegno che da cinque anni sto profondendo nell’interesse esclusivo della collettività. Di sicuro, in queste mie valutazioni incidono anche le recenti prese di posizione politiche che si registrano nella stessa coalizione che ha sin qui amministrato. Altrettanto di sicuro – aggiunge – nel caso decidessi di farmi da parte, sentirò il bisogno di esporre il mio punto di vista su responsabilità e meriti di questo percorso amministrativo, dal quale nessuno può smarcarsi a cuor leggero». Dal punto di vista politico la mossa di Perrotta appare chiara: agitare lo spauracchio della non ricandidatura per provare a rinsaldare, in extremis, le fila di una compagine di governo in via di smarrimento con l’approssimarsi dell’appuntamento elettorale. Le parole del primo cittadino, intanto, scatenano la reazione degli alleati di giunta. “Prendiamo atto della situazione, ma i problemi restano ugualmente sul tavolo – spiega il coordinatore di Sel, Antonio Guarino – Il Pd deve spiegarci qual è il suo progetto politico e fare una scelta di campo: o noi o l’Udc”. Poco spazio alle interpretazioni anche dalle parole di Rosario Pezzella, commissario cittadino dell’Udc: “Le dichiarazioni del sindaco rappresentano un elemento di novità più per le forze di sinistra che per L’Udc – sottolinea – Il nostro partito è naturalmente incline ad osservare le direttive nazionali, che sembrerebbero propendere per la costituzione di un terzo polo nei comuni chiamati alle urne”. In soccorso del sindaco uscente arriva il segretario del Pd, Francesco Amitrano: “Come partito esprimiamo solidarietà a Perrotta – dice l’esponente democratico – Continuiamo a pensare che vi siano i margini per ripresentare la stessa coalizione e ci facciamo promotori di un incontro urgente con i nostri alleati, perchè è giunto il momento di avere un colloquio chiarificatore”. Non disdegna una stoccata l’ex sindaco Mauro Bertini, unico candidato già ufficialmente in campo: “E’ una minaccia che molti si augurano venga seguita da un fatto concreto. La città non e’ stufa di Perrotta e del perrottismo e chiede da tempo al sindaco di non interessarsi più dei suoi problemi”.


Il Mattino 20/01/2011

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