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sabato, Giugno 15, 2024
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Scoperta banda rapinatir: otto persone in manette

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Avevano messo in piedi una struttura organizzata per rapinare tir sull’autostrada A1 Napoli – Milano. Gli agenti della squadra mobile di Caserta li hanno scoperti e arrestati. Si tratta di otto persone distribuite tra il basso Casertano e l’hinterland a nord di Napoli: Raimondo Borrelli di quarantaquattro anni di Castelvolturno, Vincenzo Mazzolla, quarant’anni, di Melito, Giulio Verde di cinquantanove anni di e Ugo Russo di quarantaquattro anni, Carmine Di Donato di trentaquattro anni, tutti di Catelvolturno e Raffaele Pianese di sessantasei anni di Giugliano. Sono stati disposti dal gip Antonio Baldassarre gli arresti domiciliari per Sandukescu Mihail, ventisette anni, rumeno e per Michele Anselmo di cinquantaquattro anni di Pagani, in provincia di Salerno. Sono accusati di associazione a delinquere, concorso in più reati di rapina aggravata, detenzione e porto illegale di armi, sequestro di persona, lesioni aggravate e tentativo di violenza privata.

L’indagine ha avutio inizio il 3 agosto del 2009, quando Vincenzo Mazzola, uno degli indagati, metteva a segno un rapina all’ufficio postale di Marcianise, in concorso con due complici ancora in corso di identificazione, che aveva fruttato la somma di circa 100mila euro. Venne disposta l’intercettazione delle utenze telefoniche in uso all’uomo che ha portato poi alla scoperta della una banda di rapinatori di camion che percorrevano l’autostrada A1.
Gli indagati per organizzare i colpi da mettere a segno usavano delle metafore. “Il giro di ballo” era un modo per indicare la rapina da compiere, “Andiamo a teatro”, invece, era una metafora per indicare un luogo preciso dove colpire. In una occasione viene intercettato l’indagato Guido Verde che dice al complice: “Andiamo insieme, tanto ormai stiamo ballando e finiamo di ballare”. “Salvo naturalmente – scrive il gip nella sua ordinanza – dover scoprire che, oltre che dei camionisti e dei violenti rapinatori, gli indagati sono anche dei provetti danzatori o degli appassionati dell’opera”. Carmine Di Donato e Ugo Russo, inoltre, avevano commesso una rapina in villa il 5 novembre del 2009 a Castelvolturno ai danni due anziani, uno dei due invalido al 100%, e si erano impossessati di 1.500 euro picchiandoli. Le due vittime, all’arrivo delle forze dell’ordine all’alba, vennero trasferiti presso l’ospedale dove venne loro diagnosticato un trauma cranico-facciale con ferita lacero-contusa alla regione sopraciliare sinistra, ematoma periorbitario sinistro, nonche’ frattura alla quarta ed alla quinta costola destra, trauma addominale, escoriazioni multiple al corpo, giudicati guaribili in giorni 30. Prima di lasciare l’abitazione, i rapinatori avevano minacciato gli anziani dicendo loro di non denunciare il fatto ai carabinieri “altrimenti ritorniamo per uccidervi e dare fuoco all’appartamento”.

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