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Santa Maria Capua Vetere: Tendopoli pronta per i profughi di Lampedusa

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Quasi completati i lavori nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere per accogliere gli immigrati provenienti dall’isola. Più di cento vigili del fuoco all’opera, ancora incerta la data dell’arrivo. La struttura sorge su 20 ettari di terreno e può accogliere migliaia di persone. In città preoccupazione per l’arrivo dei migranti

Più di cento vigili del fuoco provenienti dalle province di Caserta, Avellino, Napoli e Benevento, stanno lavorando nella caserma “Tenente Ezio Andolfato – Medaglia d’oro al valore militare”, a Santa Maria Capua Vetere, per allestire il campo che accoglierà una parte dei migranti arrivati a Lampedusa dalle coste del nord Africa. Non si sa ancora tra quante ore arriveranno nel casertano gli immigrati provenienti da Lampedusa, ma si è discusso proprio di tempi e modalità dell’accoglienza nella Conferenza StatoRegioni cominciata ieri sera a Roma, alla quale ha partecipato, in rappresentanza della Campania, l’assessore Pasquale Sommese.

I vigili del fuoco sono, come sempre, in prima linea. Al lavoro dalla serata di martedì, continueranno a sbancare terreno, installare “moduli abitativi temporanei”, predisporre gli apparati elettrici, idrici e fognari. E lo faranno ininterrottamente (anche di notte) fino a domani sera, per montare 100 tende di 8 posti ognuna.

La struttura della ex caserma è di almeno 20 ettari di terreno. Un grande spazio capace di accogliere migliaia di persone, ove mai dovessero arrivare altri migranti. L’accesso è off limits a tutti. L’entrata è vigilata rigorosamente da un militare dell’esercito. Nel campo accedono solo addetti ai lavori. «Stiamo sistemando il terreno per appoggiarvi le infrastrutture relative alla rete elettrica e alla rete idrica fognante – sottolinea uno dei vigili del fuoco – In pratica è un campo base tipo, come quello che allestiamo per accogliere i terremotati dopo un sisma».

Nella caserma sull’Appia, al confine con Capua, e vigilata dai militari dell’esercito, entrano tir a ripetizione. Portano materiali elettrici, escavatori, bagni, tende. «Le tende sorgeranno su 3 piazzole – spiega ancora il vigile del fuoco Per ora l’ordine che abbiamo è quello di montare solo cento tende. Il tutto nell’arco di un paio di giorni. Per ora stiamo sbancando e sistemando il terreno. Dobbiamo prima livellarlo. Poi provvederemo al picchettamento dove realizzare le piazzole. E poi sarà la volta degli allacci fognari, idrici ed elettrici. Bisogna tenere conto che in una tenda ci vanno otto persone ed ha un assorbimento per l’elettricità di 2,5 chilowatt come se fosse un appartamento. Quindi stiamo provvedendo a realizzare infrastrutture stabili. E quando avremo finito consegneremo tutto alla Prefettura di Caserta». Fuori fanno buona guardia anche i vigili urbani di Santa Maria Capua Vetere.

Hanno avuto l’ordine di restare nei pressi della caserma. In città c’è preoccupazione per l’arrivo dei migranti. C’è chi, come alcune associazioni di volontariato si stanno attrezzando per consegnare coperte e viveri. Gli operatori di pace dell’associazione “articolo 11”, i volontari dell’associazione “3 febbraio”, e ovviamente tutti gli operatori della Caritas che in quella zona del casertano sono oltre cento.

Ma c’è anche chi teme che qualche migliaio di persone possa avere un impatto negativo sulla vivibilità della città. E non è escluso che il tema degli immigrati possa entrare nella campagna elettorale che coinvolgerà sia Santa Maria Capua Vetere sia Capua, proprio le due cittadine in mezzo alle quali, a metà strada, sorge la prima tendopoli campana per gli immigrati di Lampedusa.


Raffaele Sardo
Repubblica Napoli il 30/03/2011

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