«Sindaco, siamo fermi dal 2008, serve una scossa»

L’iniziativa di alcuni assessori della giunta Onofaro si è abbattuta come una tegola sul primo cittadino di Qualiano. Una lettera di pochissimi giorni fa, contenente durissime accuse di immobilismo è stata fatta recapitare al primo cittadino. Il paese – secondo gli esponenti della maggioranza – sarebbe praticamente fermo dal 2008. E per questo, invitano il primo cittadino a dare una scossa alla compagine amministrativa, magari con un rimpasto o un allargamento.
Gli assessori comunali chiedono al sindaco Onofaro un «chiarimento politico-amministrativo per il rilancio sociale ed economico della città» e si asterranno, da oggi fino ad un tempo non precisato, dalle riunioni di giunta. Il chiarimento, secondo gli assessori, «potrà passare anche attraverso una verifica politica e, oppure, un ampliamento della maggioranza». La decisione è stata presa dagli assessori comunali: Domenico Di Domenico, Donato Marrazzo, Vincenzo D’Alterio, Daniele Lanzano e Capocotta Luigi a causa “del blocco totale dell’amministrazione – affermano – che oramai permane dall’estate del 2008, sugli argomenti di vitale importanza per la città, ampiamente trattati e concordati all’unanimità nelle riunioni di maggioranza e mai attuati dall’organismo competente”.
L’iniziativa di protesta degli assessori è datata 29 marzo ed è supportata anche dai consiglieri di maggioranza: Michele Schiano Di Visconti, Toti Vincenzo, Pennacchio Domenico, Cacciapuoti Antonio e Russo Saverio del Pdl, Licciardiello Nicola e Salvatore Apostoli del Gruppo Misto, Marfella Raffaella de Il Ponte e Castaldo Antonio del Mpa. Sempre nel documento fatto recapitare al sindaco si parla addirittura di «autosospensione al fine di sensibilizzare tutti ad una maggiore incisività per il completamento del programma» e infine, si legge nel documento «Senza tralasciare la possibilità di trovare più ampie convergenze sul programma ed anche con il coinvolgimento di altri gruppi politici presenti in consiglio comunale».
Il sindaco Onofaro, al momento, non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito, come invece al contrario è solerte fare attraverso il suo staff, ma è stato già contattato dalla nostra redazione che si è resa immediatamente disponibile per dare al primo cittadino di Qualiano l’opportunità di replicare alle proteste che parte della sua stessa maggioranza gli rivolge.