NAPOLI E’ minorenne il presunto assassino di Francesco Estatico, il ragazzo ucciso domenica sera davanti a un bar di Mergellina, a Napoli. Si è consegnato alla polizia nella notte, insieme al suo avvocato. E’ originario di Afragola, in provincia di Napoli. Da qualche anno risiede con la famiglia al rione Berlingieri, alla periferia del capoluogo. Ha sedici anni, non ha precedenti penali e lavorava come garzone in un negozio del suo quartiere. Dopo di lui si è presentato in questura anche il complice, un ragazzo di 19 anni, che la polizia stava già cercando.
In questura il minorenne ha dichiarato di non essersi reso conto di aver ucciso Francesco Estatico, ma di averlo appreso la sera stessa dal telegiornale. Subito dopo l’omicidio ha raccontato di essersi allontanato da casa, trovando rifugio presso alcuni amici. Poi ha ricostruito la dinamica dei fatti e la sua versione coincide in sostanza con la testimonianza dell’amico della vittima. Era stato lui a dichiarare che l’aggressione era scaturita da uno sguardo che la giovanissima fidanzata del sedicenne, ora fermato, aveva rivolto a Francesco.
Il minorenne è stato identificato dalla polizia ieri pomeriggio, sulla base del racconto fatto da un amico di Francesco Estatico, che era con lui al momento dell’aggressione e in base ad altri elementi raccolti nella prima fase delle indagini (colore del motorino, età approssimativa, altezza). Attualmente il giovane è sottoposto a fermo, provvedimento emesso dal pm della Procura per i Minori.
Intanto questa mattina si sono celebrati i funerali di Francesco Estatico. Una folla di almeno 150 persone ha
atteso in silenzio già da più di un’ora sul sagrato della chiesa napoletana dei santi apostoli Pietro e Paolo a Soccavo. Davanti all’edificio di culto, numerose le corone di fiori, tra cui quelle del Comune e della provincia di Napoli. “Non provo odio per chi ha
ammazzato il mio Francesco”. Con queste parole Nunzia Estatico, la mamma del giovane napoletano, si è rivolta a don Umberto Ciotola, il parroco della chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Soccavo, che ha celebrato le esequie del ragazzo
