NAPOLI. Movimentata vigilia elettorale a Napoli per il rinvio, poi revocato dopo una notte di febbrili consultazioni, delle elezioni provinciali. La decisione era stata presa dal prefetto Renato Profili sulla scorta di una pronuncia del Consiglio di Stato che aveva annullato la partecipazione alle elezioni della lista ‘Verdi-Verdi’ alle provinciali e alle comunali di Portici, un grosso Comune alle porte del capoluogo partenopeo. Per legge sarebbe stato necessario far ristampare i manifesti elettorali senza il simbolo del partito Verdi-Verdi. Lo stesso valeva per la ristampa delle schede elettorali. La scansione delle diverse decisioni — alcuni quotidiani napoletani erano ieri in edicola con la notizia in prima pagina del rinvio delle elezioni di 15 giorni — ha suscitato polemiche e annunci di ricorsi al Tar da parte di singoli candidati e di partiti, come il coordinamento di Forza Italia di Portici, che ha reso noto di aver chiesto l’annullamento delle amministrative a Napoli e nella cittadina vesuviana. Il rinvio era stato disposto dal prefetto circa 30 minuti dopo la mezzanotte di venerdì. Una decisione poi annullata, quattro ore dopo, quando lo stesso Profili ha comunicato che le consultazioni si sarebbero svolte regolarmente sia a Napoli e provincia, sia per il Comune di Portici. L’amministrazione comunale di Napoli, per l’intera giornata, ha avvertito la cittadinanza che le elezioni si sarebbero svolte, con messaggi fatti scorrere sui display degli autobus, nelle stazioni della metropolitana, all’uscita della Tangenziale e con l’affissione di manifesti.
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