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A Villaricca reintegrato il Difensore civico

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VILLARICCA. Il Consiglio di Stato reintegra il difensore civico sospeso dall’incarico nel marzo 2003 da una sentenza del Tar al quale si era rivolto uno dei quattro candidati esclusi. Così, i giudici della quinta sezione legittimano la procedura adottata dal Comune e rimettono al lavoro Teresa De Rosa, la 27enne laureata in giurisprudenza con lode, che era stata eletta a fine 2001.
«Sono soddisfatta, ma anche consapevole – dice – di dover recuperare il tempo perduto. Per ritornare a svolgere il mio ruolo di intermediario tra le istanze dei residenti e l’amministrazione comunale, mi sto già organizzando per potenziare gli strumenti di contatto e la linea verde».
Soddisfatto anche il sindaco Lello Topo: «Abbiamo di nuovo al lavoro una figura politica superpartes per garantire i diritti dei cittadini».
Si conclude quindi una vicenda che, tra polemiche e ricorsi, teneva banco dalla pubblicazione dell’avviso datato fine 2000. In carica da gennaio 2002, De Rosa aveva stabilito anche un record: primo «avvocato civico» nominato nei comuni del Giuglianese, donna e giovanissima. Da quando la figura è stata istituita con una legge del giugno ’90, infatti, in numerosi municipi i difensori civici non sono stati ancora nominati.
Tra i loro compiti quello di garantire l’imparzialità dell’azione amministrativa, la trasparenza e la pubblicità degli atti. In più devono svolgere l’importante funzione di ricomposizione delle controversie. Il suo nome, scelto tra altri quattro candidati, non ha mancato di suscitare polemiche fin dall’inizio, ma la bagarre ha preso corpo durante la seduta di Consiglio comunale in cui fu votata da 11 consiglieri di maggioranza su 13.
L’inghippo sollevato riguardava in particolare la nomina arrivata dopo che il bando-avviso era stato pubblicato la prima volta a settembre 2000 e, dopo due sollecitazioni del difensore civico regionale, poi nuovamente con la riapertura dei termini dall’amministrazione successiva. De Rosa ha risposto al secondo appello e la sua nomina ha fatto finire nel mirino la legittimità della prassi.



TONIA LIMATOLA- IL MATTINO 20 GIUGNO 2004

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