17.3 C
Napoli
lunedì, Maggio 6, 2024
PUBBLICITÀ

TRASFORMIAMO IL PATTUME IN ORO
Da Sogliano al Rubicone ad Acerra

PUBBLICITÀ


NAPOLI. Il vero paese dei sogni dove quasi non si pagano tasse, si ricevono numerosi servizi tra cui un servizio navetta per gli anziani che sentono il bisogno di uscire e passare qualche ora di relax. Per ogni figlio che nasce si ricevono 2.000 euro e quando si dice per ogni figlio si intende anche il secondo o il decimo. L’asilo nido è gratis. Il comune rimborsa le spese universitarie, paga gli interessi passivi a chi compra casa. E’ il paese delle tre I (Inglese, Internet ed Impresa), si realizzano corsi di inglese, di informatica e si pagano i nonni per insegnare i vecchi mestieri ai giovani.
Negli anni cinquanta vi erano 12.000 abitanti, oggi se ne contano appena 3.000. L’unica azienda di un certo rilievo è la G.1 che sta per Ginepro 1, una mega discarica che ha anche servito Napoli nei recenti periodi di emergenza rifiuti. Su 13 milioni di euro di bilancio comunale, 11 milioni arrivano dalla discarica di G.1, senza i quali il comune si ritroverebbe con un bilancio di appena 2 milioni.
Venti anni fa non era affatto così. Le proteste contro la discarica erano burrascose come lo sono da noi e sono costati la poltrona a due sindaci. Il Sogliano al Rubicone di oggi, invece, si gode i benefici della discarica.
Dalle nostre parti il problema è palese e la soluzione è stata individuata nel Piano dei Rifiuti della Campania: il Termovalorizzatore di Acerra.
L’ impianto di Acerra non fa altro che bruciare il CDR prodotto dagli impianti di Giugliano, Caivano e Tufino con l’obbiettivo primario di ridurre la quantità di materia da conferire in discarica e allo stesso tempo di produrre energia elettrica con efficienze molto elevate. L’energia elettrica prodotta in parte serve a far funzionare l’impianto e nella restante parte è venduta all’ENEL a prezzi molto elevati garantiti dalle leggi dello stato in tema di incentivazione della produzione di energia.
Il principio è semplice: brucio CDR, produco vapore acqueo ad elevata temperatura, la mando in una turbina che converte l’energia termica in energia meccanica e tramite un generatore (tipo un dinamo) converto l’energia meccanica in elettrica. I fumi che si producono vendono “depurati” con apparecchiature molto efficienti in modo da emettere in atmosfera il 99,99 % di acqua ed anidride carbonica. Le tre ciminiere che emettono i fumi dopo la fase di trattamento sono alte 110 m, stabilita in base a calcoli diffusionali su modelli matematici usati dalla EPA (Environment Protection Agency degli USA). Le scorie stabilizzate vengono conferite in discarica.
L’impianto brucia circa 2000 tonnellate di CDR con un potere calorifico (che è la quantità di calore prodotta per ogni chilogrammo di CDR) di 15000 Kj/Kg, viene immesso in forni a griglia mobile su tre linee che in complesso bruciano 80 tonnellate l’ora di CDR. La Temperatura non supera gli 850°C ed è un bene perché a questi valori (relativamente bassi) non ho produzione di ossidi di azoto (NOx) e nemmeno di grosse quantità di Diossina (TCDD). Attraverso le pareti del forno scambiamo l’energia termica all’acqua che vaporizza e viene poi mandata in turbina per produrre l’energia elettrica. Il generatore ha una potenza elettrica di 160 MW sufficiente ad alimentare una popolazione di 200.000 abitanti.
Riportiamo di seuito una tabella che porta a confronto i livelli di emissione assicurati dall’impianto di Acerra e i livelli massimi consentiti dalla legge italiana, che sono a loro volta inferiori a qualli consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Inquinanti
Normativa
Europea
Valori
Garantiti
Polveri
mg/Nmc
10
3
Ossidi
di Azotomg/Nmc
200
85
Acido
Cloridricomg/nmc
10
7
Acido
Fluoridricomg/Nmc
1
0,3
SOxmg/Nmc
50
25
COmg/Nmc
50
50
TOC
Total Organic Carbon) mg/Nmc
10
5
Cadmio+Tallio
(Cd+Tl)mg/Nmc
0,05
0,02
Hg
(mercurio)
0,05
0,01
Metalli
Pesantimg/Nmc
0,5
0,2
Diossine
e Furani In Teqng/Nmc
0,1
0,025

Basta osservare questi valori per rendersi conto che sono ben al di sotto dei livelli massimi consentiti in Italia. Chi crede che questi valori non verranno rispettati basta che pensi che tutto ciò frutta in media un miliardo di vecchie lire al giorno. Se la Fibe o chi per lei non tenesse i valori nei limiti di legge, l’a.s.l. farebbe fermare l’impianto e per ogni giorno di stop si perderebbe una cifra non indifferente.
Questa comunque non vuole essere una analisi tecnica e nemmeno un monito ad accettare il termovalorizzatore con tutte le sue conseguenza ma è semlicemente una esposizione oggettiva di ciò che in realtà è questo nostro “mostro” buono.
Noi come a Sogliano al Rubicone possiamo vivere una realtà migliore: possiamo trasformare il nostro pattume in oro.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Sparano contro una vineria e svaligiano la profumeria, raid a Frattamaggiore

Nella notte tra sabato e domenica la vetrina di un negozio di cosmetici è stata mandata in frantumi da...

Nella stessa categoria