La Cassazione rimanda in aula il processo per il delitto Granata

Ritorna in aula il processo per il delitto Granata, il padre dell’ex sindaco di Calvizzano ucciso dal gruppo stragista di Giuseppe Setola, perchè si oppose al pagamento del pizzo al clan dei casalesi. La Cassazione ha riaperto il processo a carico di Loram John Perham e di Domenico Luogno, il primo, cittadino britannico fiancheggiatore della banda di killer dei Bidognetti guidata da Setola, attualemte recluso e che nelle scorse settimana aveva annunciato il suo pentimento, per poi ripensarci dopo neanche ventiquattro ore. Perham originario di Aberdeen in Scozia, era stato la testa di ponte del clan casalese per aprire attività economiche, per il riciclaggio del denaro sporco, in Gran Bretagna. Attualmente l’uomo, che venne condannato a 18 anni per il delitto Granata, è a piede libero. Nell’estate del 2009 i killer si presentarono all’ingresso del lido “La Fiorente” gestito dalla famiglia Granata ed in pieno giorno, davanti a molti bagnanti, uccisero a sangue freddo l’anziano titolare dell’attività. Perham verrà giudicato anche per il furto della 500, che venne usata per dileguarsi dal luogo dell’agguato, e per porto abusivo di arma, quando insieme a Peppe ‘o cecato , vennero arrestati a Mignano Montelungo, nell’alto casertano. Il processo ripartirù il prossimo 2 gennaio dinanzi alla quarta sezione d’Appello del Tribunale di Napoli.