Si è svolto in serata l’incontro tra i vertici del Partito Democratico giugliasese per affrontare la questione che ha monopolizzato la giornata politica. Sul tavolo il caso Poziello, il candidato alla carica di sindaco, vincitore delle primarie dell’8 marzo scorso. La sua vicenda giudiziarie è arrivata all’attenzione del premier Matteo Renzi il quale avrebbe chiesto al candidato di fare un passo indietro, almeno questo è quanto emerso. A parlare è il presidente della partito giuglianese Arcangelo Palumbo che al termine dell’incontro, al quale hanno preso parte i maggiori esponenti democratici, (tranne la deputata Giovanna Palma), ha dichiarato: «Antonio Poziello è e resta il candidato a sindaco di Giugliano del Partito Democratico. La scelta è stata fatta attraverso un voto popolare e non è in discussione».
Ieri Renzi attraverso il segretario provinciale Venanzio Carpentieri, ha chiesto a Poziello di fare un passo indietro, ma l’ipotesi che Poziello possa decidere in tal senso non sembra contemplata. A questo punto Renzi potrebbe anche commissariare la sezione locale del Pd o arrivare persino a togliere il simbolo. La giornata di oggi però è cruciale, poiché si saprà se Poziello sarà rinviato a giudizio o meno e l’esito della decisione del giudice potrebbe essere determinante. Palumbo però ha aggiunto che: “l’esito dell’udienza di domani non osteggia la posizione di candidato a sindaco di Antonio, così come previsto dallo statuto comunale. Siamo sicuri che solo con Antonio possiamo vincere e gettare le basi programmatiche per il rilancio della città”. Insomma il partito fa scudo su Antonio e non vogliono candidati imposti dall’alto, ma difendere l’esito delle primarie.
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