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Giugliano. Poziello rinviato a giudizio: Prima udienza il 15 maggio prossimo

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La notizia è arrivata solamente in serata: Antonio Poziello è stato rinviato a giudizio dal gup di Napoli Vittoria Foschini nell’ambito di un’inchiesta sui corsi di formazione in Campania risalente al 2008. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 15 maggio dinanzi alla terza sezione penale del tribunale di Napoli. Un fulime a ciel sereno giunto al termine di un’altra giornata infernale per il Partito Democratico giuglianese. Questa mattina, il segretario cittadino Giuliano Quaranta aveva affermato il pieno sostegno a al candidato sindaco dei democrat nel rispetto dello statuto e del risultato delle primarie. E’ stato, tuttavia, prontamente invitato a ritrattare la sua dichiarazione dall’on. Giovanna Palma che lo considera anche “reo di non aver vigilato sui requisiti dei candidati alle primarie”. La prima poltrona, però, che potrebbe saltare sarebbe quella di Venanzio Carpentieri, sindaco di Melito e attuale segretario provinciale del partito. Su Carpentieri peserebbero come un macigno sia la questione giuglianese che quella di Ercolano.

Ma adesso il Partito Democratico giuglianese cosa farà? In base alle dichiarazioni dei membri del direttivo locale, sembrano ancora tutti essere dalla parte di Poziello che secondo loro “ha avuto il merito di ricompattare le fila del Pd e progettare un vero riscatto sociale per la città grazie alla sua determinazione”. Inoltre, secondo statuto, la sua condizione attuale di imputato non implicherebbe per forza un passo indietro. Essere rinviato a giudizio non vuol dire essere condannato, ma che per il magistrato di turno ci sono i presupposti per portare il soggetto in giudizio e farlo passare dallo status di indagato a quello di imputato.

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