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Giugliano. Caso Poziello, gli altri partiti difendono il leader del Pd

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La questione legata all’attuale candidato sindaco del Pd Antonio Poziello ha scosso, e non poco, gli ambienti politici giuglianesi. Sui social network fioccano dichiarazioni di solidarietà nei confronti del vincitore delle primarie. «Esprimo solidarietà – afferma Mario Riccardo, segretario di Rifondazione Comunista – nei confronti del compagno Antonio, per la problematica giudiziaria che lo ha colpito. Noi del Prc abbiamo fiducia nella magistratura e crediamo che Antonio sarà in grado di chiarire le sue vicende giudiziarie. Inoltre, crediamo che il vincitore delle primarie debba continuare nel suo percorso politico sancito dalla vittoria della competizione elettorale interna al suo partito, nella quale migliaia di cittadini gli hanno dato fiducia». Entra a gamba tesa sulla vicenda, invece, Emanuele Bifaro, esponente di punta di Fratelli d’Italia. «Stiamo assistendo ad uno spettacolo indecoroso – sostiene Bifaro – messo in piede dalla parlamentare Giovanna Palma. Se hanno consentito a Poziello di partecipare alle primarie, adesso il risultato finale deve essere rispettato per non mortificare gli elettori che l’hanno scelto. Esprimo la massima solidarietà ad Antonio, persona capace e competente. Purtroppo, sono ancora una volta i vertici nazionali a gettare fango sulla nostra città». Sulla questione sono intervenuti anche uno dei coordinatori cittadini del movimento-politico Alternativa Libera, Antonio Di Nardo. «In Italia vige la presunzione d’innocenza – dichiara Di Nardo – per quale nessuno è condannabile prima di un processo. Esprimo la mia vicinanza nei confronti di Antonio Poziello che conosco come persona e so quanto vale. Mi meraviglio di come anche il Movimento Cinque Stelle abbia espresso solidarietà nei confronti del leader del Pd. È quasi come se Giovanna Palma fosse diventata pentastellata e Nicola Palma democratico. Accusavano noi di accordi fatti col Pd, ma magari è qualcuno dei Cinque Stelle che ci sta facendo un pensiero». Sulla vicenda è intervenuto anche Giuseppe D’Alerio (Verdi): «La questione di antonio poziello è secondo me una non questione, nel senso che, in primis, essere indagati, non vuol dire essere condannati; in secondo luogo, non è possibile, che un attimo dopo il risultato delle primarie, si tenta da subito di gettare fango, su quello che è stato il risultato che democraticamente è venuto fuori dalle urne, mentre fino ad un attimo prima, tutto era regolare. Questa macchina di fango messa in piedi ad arte, alla fine non fa che danneggiare notevolmente Giugliano e tutti i cittadini che credono fermamente in un cambiamento radicale. Io credo sicuramente nel lavoro della magistratura, per cui i processi vanno fatti in tribunale e non sui giornali; detto ciò io credo nella onestà intellettuale di Poziello».

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