La scelta di Emanuele D’Alterio non è piaciuta al direttivo locale del Pd. Non per il nome, ma per il metodo utilizzato dal commissario della segreteria. Secondo indiscrezioni, Peppe Russo avrebbe esordito nel suo discorso dicendo: “è un nome scelto da Roma”. In sostanza, nessuno del circolo giuglianese si è sentito “coinvolto” nella scelta del candidato a sindaco del Pd. Sarebbe stato contestato il metodo, considerato “per niente democratico” a dispetto del nome del partito. L’ex assessore sarebbe stato indicato direttamente da Renzi su suggerimento di Raffaele Cantone. Adesso per Emanuele D’Alterio parte la vera sfida: ricompattare le fila del partito. Intanto sono state definite le alleanze. Sel ha fatto un passo indietro e appoggerà la coalizione di sinistra con il candidato sindaco del Pd. Oltre a Sel, dalla parte dei democrat ci saranno anche Scelta Civica e probabilmente anche Udc e altre liste civiche.
La scelta di D’Alterio come candidato a sindaco è avvenuta ben prima dell’esito del ricorso presentato da Antonio Poziello. Il vincitore delle primarie, comunque, scenderà sicuramente in campo con una serie di liste civiche, i Verdi e il Psi. Probabilmente qualche scontento del Pd lo seguirà. Lunedì Antonio Poziello dovrebbe infine presentare il suo nuovo progetto politico.


