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HomePoliticaMarano. Bagarre in assise, Bertini alla maggioranza: «Siete camorristi»

Marano. Bagarre in assise, Bertini alla maggioranza: «Siete camorristi»

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Si è svolto in serata il consiglio comunale, convocato in seconda seduta, dopo la prima convocazione che si è tenuta il 26 marzo scorso (quasi un mese dopo), quando l’assise fu interrotta per mancanza del numero legale. I lavori ebbero una brusca frenata dopo la richiesta di rinvio di un mese, presentata dal sindaco Liccardo. In quell’occasione, l’opposizione lasciando l’aula fece mancare il numero legale, allo scopo di non rinviare di un mese l’assise, sperando che la seconda convocazione, così come da prassi, si fosse svolta nel giro di pochissimo tempo, ma così non è stato. Per l’opposizione «la maggioranza ha forzato ogni regola democratica per trasformare una convocazione della seconda seduta in un rinvio di un mese, sembra assurdo, ma è così» hanno affermato alcuni esponenti della minoranza.

La seduta è iniziata già tra le polemiche ed è proseguita con i toni sopra le righe per quasi un’ora, fino alla scintilla, provocata dalla mancata approvazione di una pausa di cinque minuti chiesta dalla minoranza. La decisione ha mandato su tutte le furie la minoranza che ha abbandonato l’aula. Criticato anche il voto contrario della presidente Di Guida, che secondo la minoranza si sarebbe dovuta astenere. La richiesta è scaturita dalla presentazione di una sorta di maxi emendamento di tre pagine, per nulla gradito dall’opposizione: «State trasformando un regolamento nel regolamento in un emendamento, non è così che funzionano le cose». Recupido, Bertini, Coppola, Palladino e Paragliola hanno duramente criticato il comportamento della presidente Di Guida, accusata di non aver gestito la convocazione della seconda seduta come da prassi «così – hanno poi aggiunto – la presidente non fa gli interessi dell’intero consiglio comunale, ma di una sola parte politica».

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Un mese meno 4 giorni per convocare l’assise è sembrato davvero troppo alla minoranza. «Abbiamo capito che con voi non si può essere tolleranti e che il fair play non viene preso per quello che è, ma per ingenuità che comunque non ci contraddistingue. Da oggi in poi – hanno poi concluso, useremo gli stessi metodi». In queste settimane l’amministrazione ha avuto il tempo di incontrare di nuovo le parti, tra cui esperti e comitati per “correggere” il regolamento e riportarlo in consiglio comunale, con gli emendamenti necessari, ma l’opposizione si è trovata spiazzata: «Potevate informarci preventivamente del maxi emendamento, avremmo almeno avuto il tempo di leggerlo».

La pausa negata. Recupido de L’Altra Marano, ha chiesto una sospensione di 5 minuti, per discutere la questione degli emendamenti con i colleghi di opposizione, ma una volta bocciata la proposta, è andato su tutte le furie ed ha giudicato «arroganti i metodi della maggioranza». Bertini è stato più duro, aggiungendo che «questo è l’atteggiamento dei camorristi. Si vede – ha poi proseguito l’ex sindaco – che la vostra cultura, la vostra tradizione è quella dei camorristi. Ce ne andiamo» e l’opposizione ha abbandonato l’aula. Pronta la reazione del consigliere Vincenzo Marra: «Hai amministrato 13 anni con i camorristi». N’è scaturita una bagarre, sedata solo dopo l’abbandono dall’aula di tutta l’opposizione.

Approvato il regolamento. Dopo che gli animi si sono placati e in aula è tornato il controllo della situazione, l’assise è proseguita, con l’approvazione del regolamento e degli emendamenti presentati. Nel corso dell’assise hanno preso la parola anche due esponenti della società civile: il prof. Luigi Verolino, ordinario di Elettrotecnica generale all’Università Federico II di Napoli, che ha illustrato il regolamento sotto il profilo tecnico e l’avvocato Vincenzo Vollero, presidente del “Comitato per la tutela di San Rocco”, che ha spiegato la posizione dei cittadini.

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