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giovedì, Maggio 23, 2024
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Marano-Mugnano. Movimenti in piazza per pulire le mura da scritte fasciste ed omofobe

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Laboratorio Politico Kamo Comitato Civico Cambiamo Mugnano Rete Commons Sinistra Ecologia Libertà Marano hanno pulito le mura Marano, Mugnano e della villetta comunale Miriam Makeba che nelle scorse settimane sono state imbrattate con frasi razziste e omofobe di chiaro stampo fascista. Ecco di seguito il comunicato: “Con noi tante persone di tutte le età e gli attivisti del P.CARC Qualiano, Iskra Aversa, Insurgencia, Movimento Lavoratori e Disoccupati Giuglianei e dell’EX OPG Je So’ Pazzo. Siamo scesi in strada alla luce del sole, volantinando e parlando con tutti quelli che abbiamo incrociato, abbiamo ribadito che per le strade delle nostre città non c’è spazio per nessuna forma di discriminazione, di odio verso il diverso e per chi prova a sfruttare la crisi per fomentare la guerra tra poveri. Noi per migliorare il nostro territorio lottiamo tutti i giorni e non ci faremo certo intimidire da chi non è in grado di produrre niente e per dimostrare, a se stesso, che esiste è costretto a scendere di nascosto di notte per sporcare le mura delle nostre città.

Del resto il ruolo dei fascisti è sempre stato questo, da bravi cani da guardia devono attaccare chi prova a cambiare la realtà che ci circonda. Proprio per questa ragione abbiamo deciso di pulire le nostre strade il 12 dicembre, perché oggi ricorre l’anniversario della strage di piazza Fontana, quando 17 persone persero la vita a causa dell’esplosione di un ordigno piazzato all’interno della sede della Banca dell’Agricoltura, a Milano. In quel caso fu il chiarissimo il segnale che il fascismo, nell’Italia liberata dai partigiani tra il 1943 e il 1945, non era scomparso. Oggi sappiamo chi furono i mandanti di quella strage. La commistione creatasi tra Stato e fascisti in quegli anni divenne duratura, e quello di Milano fu solo il primo evento di una lunga serie di stragi che prosegue sullo stesso binario fino alla bomba alla stazione di Bologna. Le stesse manifestazioni di quegli anni, organizzate dagli antifascisti e le antifasciste di tutta Italia per ricordare le vittime delle bombe fasciste, vennero spesso represse nel sangue. Oggi è necessario riportare alla memoria gli eventi di quei giorni, visto che continuano ad essere alla ribalta nello scenario politico-nazionale, i protagonisti di quegli anni, dirigenti e mazzieri del MSI, che spesso ricoprono ruoli istituzionali o si sono costituiti padrini politici di associazioni della nuova estrema destra. Naturalmente non ci fermeremo alla giornata di oggi continueremo a portare avanti la nostra lotta, senza accettare una logica di scontro tra bande, con determinazione per difendere il nostro territorio dalla devastazione ambientale, riprenderci le periferie e renderle vivibili, difendere la scuola pubblica, lottare per il diritto alla casa e a ricevere cure mediche, contro la disoccupazione e chi vuole eliminare i diritti di chi lavora. Non si illudano i fascisti, politicanti e affini non saranno certo minacce, aggressioni o qualche scritta a fermarci. La lotta continua”.

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