CASTELVOLTURNO. Prima erano territori della camorra, “riserve di caccia” dei potenti clan dei Casalesi, zone di criminalità e di bracconaggio. Oggi sono spazi aperti al pubblico e restituiti al volo libero dei migratori. Il progetto Volo Libero, portato avanti da Legambiente in collaborazione con la LIPU, ha festeggiato stamattina a CastelVolturno il primo traguardo di un obiettivo non facile. Inaugurato alla presenza di centinaia di bambini, il primo itinerario di birdwatching del Mezzogiorno, proprio su quegli stagni costieri dei Variconi che sono stati teatro della vasta operazione antibracconaggio ad opera del comando tutela ambiente dell’Arma dei Carabinieri e dalle guardie venatorie volontarie LIPU.
Ripristinare la legalità in un territorio difficile, facendo della natura e dell’avifauna gli elementi trainanti è lo scopo e della campagna SalvaItalia di Legambiente, realizzata con la collaborazione di TIM, in cui il progetto “Volo Libero” si inserisce.
SalvaItalia, in altre parole, adotta il “brutto d’Italia” per recuperare aree a forte degrado ambientale e sociale, con l’obiettivo di realizzarvi, attraverso attività di coinvolgimento, informazione e sensibilizzazione, progetti di recupero. Zone pregiate, dal punto di vista naturalistico, ma compromesse o in stato di abbandono, che grazie a SalvaItalia vengono restituite alla fruizione dei cittadini. Ma non solo: SalvaItalia è anche uno strumento per diffondere la cultura della legalità e per favorire tutte le sinergie possibili tra società civile, imprese e istituzioni impegnate in territori difficili, di “frontiera”.
La provincia di Caserta, con le zone umide di Castel Volturno, è il teatro del primo progetto di SalvaItalia, denominato “Volo Libero”: un progetto deve il proprio nome al blitz antibracconaggio realizzato dal Comando tutela ambiente dell’Arma dei Carabinieri e dalle guardie venatorie volontarie LIPU in una vasta area, che va dal Lago Patria fino agli stagni costieri dei Variconi, a ridosso della foce del fiume Volturno, passando attraverso le vasche delle Soglitelle: piccoli laghi artificiali utilizzati come appostamenti per la caccia agli uccelli acquatici dai bracconieri, ben nascosti dentro i bunker affittati dalla camorra anche a 15 mila euro a stagione.
Un’area teatro di straordinarie bellezze naturali ma anche segnata dal degrado, dall’abbandono e dall’illegalità. Infatti questo sistema di zone umide è interessato da flussi di uccelli migratori che provengono dall’Africa e si dirigono verso le zone di nidificazione dell’Europa centro-orientale: per loro questi siti rappresentano l’unica area favorevole dove sostare e rifocillarsi durante il lungo viaggio, ma il fucile dei bracconieri, di solito con matricola abrasa, ha fermato spesso il loro volo.
“Attraverso la campagna SalvaItalia – spiega Enrico Fontana, responsabile del Settore Ambiente e Legalità di Legambiente – il progetto Volo Libero si propone di coinvolgere enti locali, agricoltori, allevatori, mondo scientifico, imprenditori locali, associazioni e cittadini per istituire oasi protette; sorvegliare il territorio contro bracconaggio, inquinamenti e discariche abusive; migliorare l’habitat naturale, ripristinare le zone umide, rendere fruibili le vasche mediante strutture adatte ad ospitare i visitatori, con sentieri attrezzati, camminamenti, pannelli esplicativi, sviluppando forme di occupazione legate alla natura; realizzare progetti di educazione ambientale e coinvolgimento delle comunità locali per sviluppare la conoscenza e il rispetto del territorio. Insomma – continua Fontana – un progetto a 360 gradi che guarda al territorio, alle comunità locali ma che ha per protagonisti i cittadini a cui restituire un pezzo importante di territorio e di identità”.
“Siamo felici – dichiara Giuliano Tallone, presidente LIPU-BirdLife Italia – di poter restituire alla collettività un’area di tale pregio, inserita dall’Unione europea nella Rete Natura 2000 per le sue ricchezze naturalistiche, e di destinarla ad attività di educazione ambientale. Siamo certi che, grazie al prezioso lavoro di sensibilizzazione e divulgazione svolto dai nostri volontari sul territorio in questi mesi, l’Oasi dei Varicosi rappresenterà un punto di riferimento importante per la difesa della legalità e la salvaguardia della natura”.
Dal punto di vista educativo la corretta fruizione di queste zone da parte dei cittadini di tutto il comprensorio ha la finalità di sensibilizzarli e responsabilizzarli sui temi ambientali e di offrire loro nuove occasioni di svago. Il contatto diretto con la natura, il coinvolgimento emotivo, sono i presupposti di una presa di coscienza nei confronti delle emergenze ambientali generali fino ad arrivare al proprio territorio dove si identificano le azioni personali alla portata di tutti.
E’ nata quindi l’esigenza di realizzare opere che permettano l’osservazione degli uccelli (birdwatching) nel pieno rispetto dell’ambiente in cui sono inserite, adottando tutti i criteri opportuni che consentano il birdwatching senza arrecare disturbo all’avifauna e al contempo siano agevoli per chi le frequenta.
La campagna SalvaItalia è realizzata in collaborazione con Tim. Il progetto Volo Libero è realizzato inoltre con il contributo di Francesco e Cristiana Coppola, di Erreplast e del Comune di Castel Volturno.“Tim è da sempre sensibile ai temi dell’ambiente e della sua salvaguardia – dice Paolo Di Bartolomei, responsabile associazioni e istituzioni Tim -. La sensibilità ecologica, intesa anche come attenzione al valore sociale dell’ambiente dove vivono le persone, si esprime al meglio nella campagna SalvaItalia cui Tim, come sostenitore unico, parteciperà con le strutture operative di Legambiente in tutte le fasi del progetto. Con la partecipazione a questa iniziativa, Tim intende rafforzare il proprio impegno sul territorio italiano, dove l’azienda è profondamente radicata, per contribuire a salvaguardare e a migliorare un ambiente che è patrimonio di tutti”. All’interno del progetto rientrava anche il recupero del Lago Patria, a Giugliano. Ma è poi naufragato a causa dell’inerzia degli amministratori locali.
L’OASI DEI VARICONI: SCHEDA TECNICA
Come si arriva. In automobile: Da Napoli bisogna prendere la tangenziale in direzione Pozzuoli, la tangenziale prosegue con la superstrada direzione Roma – Mondragone. L’uscita è “Castelvolturno – Capua”. Una volta impegnata l’uscita girare subito a sinistra seguendo l’ indicazione “Litorale Domizio”. Dopo circa 500 metri si incrocia la Domiziana (l’incrocio è regolato da un semaforo), immettersi sulla Domiziana verso nord, in direzione Castelvolturno. Proseguire per circa 300 metri fino al secondo semaforo, alla cui sinistra sono visibili dei campi da tennis al coperto. Al semaforo bisogna imboccare una strada in discesa sulla sinistra, dopo poco, alla prima traversa, girare ancora una volta a sinistra per il Corso della Repubblica e proseguire diritto fino all’incrocio; continuare sempre diritto; valicare il ponticello; proseguire fino alla fine della strada asfaltata; parcheggiare. In autobus: Da piazza Garibaldi a Napoli partono gli autobus M per Mondragone.Bisogna scendere a Castelvolturno.
Il percorso naturalistico. Dal luogo dove si parcheggia sulla sinistra parte un lungo terrapieno sterrato che giunge fino al mare ed attraversa tutta la Riserva Naturale dei Variconi che si estende su 60 ettari. Lungo il terrapieno si incontra un vasto giuncheto dal quale, al nostro passaggio, si possono levare i beccaccini; più avanti c’è una piccola zona di macchia con un gruppetto di tamerici: occhiocotto, pettirosso, luì piccolo, capinera, forapaglie castagnolo, , saltimpalo, stiaccino, usignolo di fiume e beccamoschino sono fra gli uccelli più comuni nelle diverse stagioni.
Andando oltre tamerici e giuncheto formano un ambiente misto dove troviamo il pettazzurro ed il migliarino di palude. Spesso vi sostano aironi. Ma è nel periodo di migrazione che assistiamo ad un vero e proprio andirivieni di uccelli: sterne, rondini, balestrucci e rondoni sorvolano di continuo l’ area. In inverno con un po’ di pazienza si potrà assistere allo spirito santo del martin pescatore sugli stagni.
Più avanti un piccolo sentiero sulla sinistra porta ad un capanno che affaccia sul lago, luogo nel corso dell’ anno frequentato da un gran numero di specie di uccelli.
Folaghe, tuffetti, moriglioni, alzavole sono presenze costanti in inverno mentre codoni, fischioni, mestoloni, marzaiole sono più regolari durante la migrazione. Lo stesso vale per gli ardeidi: in inverno troviamo l’airone cenerino, la garzetta e talvolta l’ airone bianco maggiore, invece nei periodi di migrazione, soprattutto in primavera, è possibile osservare l’ airone rosso e il tarabusino. A questi poi bisogna aggiungere la presenza, sempre in periodo migratorio, dei fenicotteri che sostano di solito proprio davanti al capanno. Spesso sui paletti che affiorano dall’ acqua si soffermano beccapesci, gabbiani comuni e cormorani.
Dopo la sosta al capanno si ritorna sul terrapieno e si procede verso il mare.
La nostra passeggiata prosegue lungo la spiaggia costeggiando il lago, qui vi è un altro capanno dal quale potremo continuare l’ osservazione degli uccelli che frequentano lo specchio d’acqua. Inoltre questo è il punto migliore per osservare i limicoli che si fermano durante la migrazione. Ecco che vedremo piovanelli pancianera, gambecchi, pettegole, combattenti, piro piro sul bordo del lago in un continuo andirivieni alla ricerca di cibo, ma lo spettacolo più emozionante ci è offerto dai cavalieri d’ Italia e dalle avocette quando arrivano in gruppo dal mare e si fermano nel lago laddove l’acqua è più bassa. In primavera gruppi di corrieri piccoli e fratini percorrono la spiaggia mentre le beccacce di mare sostano sulla battigia.
La spiaggia è anche frequentata da gruppetti di cutrettole, culbianchi e da qualche upupa solitaria che esplora il terreno alla ricerca di insetti.
ufficio stampa Legambiente


