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VILLARICCA, NUOVI CENTRI COMMERCIALI: E’ BUFERA
Opposizione all’attacco: «Uccideranno il commercio locale»

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VILLARICCA. È scontro sul piano generale dei pubblici servizi. Alta la tensione in Consiglio comunale tra maggioranza e opposizione per la decisione sui nuovi insediamenti commerciali che dovrebbero nascere nel centro storico e lungo la Circumvallazione esterna di Villaricca. Malcontento dalla minoranza, dove Castrese Napolano, Udc, e Valentino Ligobbi, Forza Italia, hanno duramente criticato il piano. «Ma da chi viene seguito il tecnico che redige questi schemi? – afferma il consigliere dell’Udc – Si è studiata la crescita demografica del territorio? Facciamo un passo indietro e rivediamo tutto». Spara a zero anche il consigliere di Forza Italia. «Non sono d’accordo sul numero di ristoranti e pub che devono nascere nel centro storico – commenta Ligobbi – aumentiamo il numero, passiamo da due a sei nuovi esercizi». L’emendamento proposto dallo stesso consigliere, però, non è stato neanche messo in votazione, suscitando l’ira dei componenti dell’opposizione. Critiche dalla stessa maggioranza. «Io non riesco a capire come devo votare un piano che mi viene presentato un minuto prima della seduta di Consiglio comunale – dichiara Eduardo Chianese dello Sdi, l’unico astenuto durante la votazione – Aspettiamo e modifichiamo prima di approvare». Mentre Nicola Tambaro, consigliere indipendente afferma: «Si pensa a creare nuovi esercizi commerciali senza aumentare il numero di vigili». Roberto Landi, indipendente, ribatte: «Il settore è in crisi. Con l’apertura di altre attività porteremo maggiore destabilizzazione. Ma poi dove sono le richieste di apertura del locali nel centro storico?». Il primo cittadino Lello Topo, dopo la lunga discussione risponde: «Il piano deve essere approvato. Più rimandiamo la decisione, più ci vorrà del tempo per attuarlo. Per tutto il resto ne discuteremo in commissione. Sia per l’emendamento proposto sia per il piano parcheggi». Il punto all’ordine del giorno è stato infine approvato dalla maggioranza, ricevendo anche il voto di chi lo ha duramente criticato.




CRISTINA LIGUORI- IL MATTINO 4 GIUGNO 2005

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