GIUGLIANO. Mare più pulito grazie agli interventi di riqualificazione disposti dalla Regione. Dopo 12 anni di attesa, il letto del canale di Quarto è asciutto e gli scarichi fognari non arrivano più sulla battigia di Licola, nel tratto di fascia costiera compreso tra Giugliano e Pozzuoli, ma vengono convogliati nel depuratore di Cuma. Il provvedimento mette fine a uno scempio cominciato nel lontano 1993, ma il ritardo avvelena gli ambientalisti. «Non essere intervenuti finora ha significato compiere un atto di criminalità ambientale – attacca Gaetano Montefusco, legale del cartello ambientalista Costa dei Sogni -. È scandaloso, sono bastati pochi giorni e investimenti irrisori per eliminare almeno il 50 per cento dei disagi che denunciamo da anni. Si doveva e si poteva agire prima. Questo risultato ci incoraggia a proseguire la nostra battaglia, ma adesso pretendiamo tempi più rapidi». La prima denuncia contro i disagi risale al ’93 e da allora, la tregua al cattivo odore e al fiume di liquami è arrivata solo grazie ad interventi sporadici di pulizia delle griglie. Intanto a questo primo intervento, costato 60mila euro, dovrebbe seguire la realizzazione di una condotta ex novo, per un fondo regionale già stanziato per altri 300mila euro. Nel frattempo le condizioni del mare sono nettamente migliorate. Le macchie di schiuma scura e oleosa sono un brutto ricordo già da qualche giorno. Senza scarichi in mare, le acque da melmose sono diventate trasparenti e in alcuni tratti il fondale è diventato addirittura visibile. Ma restano cauti sindacati. «Certo i miglioramenti sono visibili, ma prima di esultare – dice Pasquale Trinchillo, presidente regionale Sib – aspetterei di tenere la situazione sotto osservazione per qualche tempo ancora. Anche negli anni passati abbiamo avuto dei giorni di mare pulito, ma poi ci siamo dovuti ricredere». La strada è lunga e solo se non ci saranno intoppi, il 2006 potrebbe essere l’anno della bandierina blu. L’economia ingranerebbe la marcia a beneficio di tutta l’area a nord di Napoli. Non più solo il turismo mordi e fuggi dei pendolari del mare, ma l’arrivo di turisti anche dall’estero. Chiuse le porte al degrado, camping e residence sarebbero di nuovo pronti ad accogliere i tedeschi, che hanno abbandonato da tempo la zona. Insomma, tanti i vantaggi in vista. Il prossimo passo? «Far partire lo studio di fattibilità delle condotte sottomarine – dice Annamaria Lubrano, presidente di Costa dei sogni – che dovrebbero portare al largo i reflui trattati dal depuratore di Cuma». Per fare pressione sulla Regione, Costa dei sogni e le associazioni di consumatori annunciano lo «sciopero» del pagamento del canone di depurazione dei reflui. Vicenda legata al cattivo funzionamento dei depuratori. Da due anni il contenzioso tra la Regione e le ditte escluse dal progetto blocca la ristrutturazione dell’impianto di Cuma, al quale affluiscono i liquami di un milione e 800mila residenti, più quelli delle industrie della zona Asi di Giugliano, il cui depuratore resta sospeso per cattivo funzionamento dal ’99.
TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 8 GIUGNO 2005

