Compirà diciotto anni il mese prossimo e oggi ha vinto il suo primo concorso con la qualifica di “internazionale” di salto a ostacoli. E’ Eduardo Romano, di Marano di Napoli, che si è imposto nella C125 del Concorso internazionale di equitazione in pieno svolgimento a Sanremo. In sella a Oro di Valmarina ha preceduto il francese Stephane Antoniotti e le svizzere Denise Cavegn e Heinz Koella. Ventotto i partenti. Sempre oggi Eduardo ha ottenuto anche un brillante secondo posto nella C135 preceduto dal colombiano Andres Penalosa. Primo degli italiani, si è messo alle spalle nomi prestigiosi come quelli di Marco Porro (14 volte azzurro), terzo, e Natale Chiaudani (centinaia di vittorie e una cinquantina di presenze in nazionale), quarto.
Eduardo ha appena concluso (brillantemente) il quarto anno del liceo scientifico. E ora ha più tempo per dedicarsi a cavalli.
Vive a Marano ma è tesserato per un centro ippico di Narni, in Umbria, e ultimamente si sta allenando con Paolo Pomponi a Sacrofano (Roma). A cavallo va da quando aveva 7 anni. A sorpresa, e a differenza di moltissimi ,per non dire tutti quelli che alla sua età montano a cavallo ad alto livello, non sogna di diventare professionista. E pare avere le idee chiare. «L’anno prossimo – dice – darò la maturità. Poi voglio laurearmi in Economia e commercio o qualcosa di affine come Finanza e marketing. Certo, continuerò ad andare a cavallo ma aspirerò a un lavoro che mi permetta di continuare con i cavalli. La mia grande passione». Dunque Eduardo non sarà professionista? «Non credo. Quello del professionismo è un mondo complicato. Comporta grandissimi sacrifici». Intanto la vittoria a Sanremo comporterà l’acquisizione di punti che lo faranno figurare nel ranking della Fei (la federazione internazionale di equitazione). E il futuro immediato? «Seguirò il mio istruttore Pomponi nelle gare che riterrà idonee. E poi punto a fare bene nel campionato italiano Young Riders». Vale a dire Under 21.
Inutile ricordare che Eduardo proverà di nuovo a vincere nelle gare di domani e della giornata conclusiva di domenica. In lizza ci sono cavalieri e amazzoni di 15 stati europei, nordamericani e sudamericani. Il Concorso internazionale di Sanremo, organizzato dalla Società Ippica Sanremo presieduta da Maria Grazia Valle Valenzano Menada, è molto noto agli addetti ai lavori un po’ in tutto il mondo. Anche perché è sempre stato una vetrina di grande mondanità. Qui hanno gareggiato due sceicchi del Qatar, ereditiere come Athina Onassis o Ekaterina Rybolovleva (figlia del magnate russo proprietario del Monaco calcio, patrimonio stimato in 35 miliardi di dollari), la figlia e il nipote del Re d’Arabia, Charlotte Casiraghi, ma, ovviamente, anche tanti campioni compreso il vincitore delle ultime Olimpiadi a Londra, Steve Guerdat. E, fra chi si è imposto, e pure nella gara più importante (la C140), in passato c’è stato un altro napoletano: Fiippo Grimaldi. Lo stesso della nota famiglia di armatori.
Marco Corradi
