Finalmente si intravede la fine del tunnel. Il direttivo di Forza Italia, riunitosi ieri sera, è uscito con una linea univoca che mette d’accordo tutti. La proposta è stata avanzata dal sindaco e poi ampiamente dibattuta all’interno dell’assise, senza che siano mancati mugugni e perplessità. Schiano ha dato le direttive per porre fine una volta e per tutte alla crisi amministrativa ed interna al partito: la ricetta salva-tutti per la felice conclusione delle trattative propone un riequilibrio delle cariche all’interno del partito ed all’interno della giunta. A farne le spese della rivoluzione sarà uno tra Giovanni Palma e Pasquale Franzese: uno dei due assessori, più probabile l’ultimo, farà posto ad una new entry esterna che, da indiscrezioni, non ha mai fatto parte del partito. Dovrebbe essere invece riconfermato l’assessore Di Domenico, attualmente in seno all’amministrazione. Ma la vera novità riguarda il cambio di guardia sullo scanno del presidente del consiglio: al posto di Ludovico De Luca (che più volte ha manifestato la sua disponibilità a dimettersi) potrebbe prendere il posto Stefano Castellano, attualmente consigliere e segretario del partito di Berlusconi. Questa è la linea da seguire secondo il sindaco, e che molto probabilmente porterà in tempi brevi alla nomina della nuova giunta. Intanto, però, la corrente interna di Forza Italia denominata “Rinascita Democratica” è attivissima in questo periodo ed è intenzionata a fondare un nuovo “circolo” di Forza Italia scisso da quello del sindaco. Questo club, che poi altro non è che un nuovo partito di maggioranza, si comporrà di segretario e presidente con annesso nuovo direttivo completamente diverso da quello del partito di Schiano. La presentazione e l’inaugurazione della sede e del movimento del nuovo partito dovrebbe avere luogo a breve, concretizzando così la scissione da tempo nell’aria e oramai alla luce del sole, dei quattro dissidenti Odierno, Di Domenico, Catuogno e Morgera, completamente in disaccordo con la politica del sindaco Michele Schiano.
Crisi amministrativa a Qualiano, accordo vicino
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