MUGNANO. A San Lorenzo, si sa, parte la caccia alle stelle cadenti. Ma Gennaro Tammaro, un 49enne di Mugnano, gli astri non si accontentava di osservarli dal binocolo. E così ha pensato di crearli in proprio, grazie ad un particolare «cannone» di fuochi d’artificio. Per alcune ore ha sparato in aria diverse decine di razzi, illuminando a giorno il cielo di Torre Lapillo, una splendida località turistica del Leccese, sulla costa del Mar Ionio. Una sequenza spettacolare di fuochi d’artificio, petardi, botti artificiali. Tutti rigorosamente illegali.
L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Campi Salentina con l’accusa di “detenzione di materiale esplodente di genere vietato e accensione ed esplosione pericolosa in luogo pubblico”.
I militari lo hanno sorpreso in flagrante mentre armeggiava sulla spiaggia salentina con micce ed esplosivi. In particolare, il 49enne stava sparando dei fuochi d’artificio di grosse dimensioni grazie ad un «cannone» artificiale prodotto in proprio. Così da aiutare il cielo nella «generazione» delle lacrime di San Lorenzo, se mai ce ne fosse stato bisogno.
Il nobile intento, però, non ha trovato d’accordo un gruppo di ragazzi che in spiaggia era andato per osservare le stelle cadenti, quelle vere. Inizialmente hanno rimproverato l’uomo. Poi – quando alcuni fuochi, anziché prendere la via del cielo, cadevano nelle vicinanze – hanno avvertito il 112.
Nell’automobile di Tammaro, trovata a pochi metri della spiaggia, i carabinieri hanno sequestrato cento chili di giochi pirici di genere proibito.
UF – IL MATTINO 12 AGOSTO 2005


