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OSPEDALE SAN GIULIANO, E’ EMERGENZA PERSONALE
Pochi medici e infermieri. Il direttore: la qualità resta alta

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GIUGLIANO. Le strutture ci sono, il personale no: è il fattore umano il grande problema dell’assistenza sanitaria a Giugliano. La carenza cronica diventa emergenza in estate e si avverte sia nell’ospedale di via Basile che negli ambulatori del distretto 58. Si lavora in affanno per assicurare i servizi. Se da una parte è vero che il «San Giuliano» sta ampliando i propri spazi con un nuovo padiglione, l’inaugurazione di un pronto soccorso più moderno e con i lavori in corso per potenziare radiologia e rianimazione, l’ospedale di riferimento per sette comuni, non è riuscito ad affrancarsi dagli atavici problemi di carenza d’organico. Mancano i medici, mancano gli infermieri, mancano i tecnici di radiologia e manca il personale ausiliario. Così per molti lavoratori del San Giuliano l’arrivo dell’estate coincide con straordinari e turni massacranti. Per sanare la carenza di infermieri, nel Duemila era stato indetto un bando di concorso per 80 assunzioni, di cui, dopo molte peripezie, da qualche settimana è stata pubblicata la graduatoria dei 532 ammessi agli orali, ma gli arrivi nelle corsie sembrano impossibili prima del 2006. «Nei mesi estivi si riduce il personale, ma anche l’utenza – dice Anna Punzo, direttore sanitario del San Giuliano – e perciò siamo in grado di fornire sempre gli stessi standard qualitativi di assistenza». I disagi comunque si avvertono in tutti i reparti già dagli inizi di luglio. In sofferenza soprattutto il pronto soccorso, dove si paga anche lo scotto della mancanza di un filtro all’ingresso, un disagio che ha motivato una lettera dei sindacati al direttore generale dell’Asl Napoli 2, Piero Cerato. «Per migliorare e rendere più tempestiva l’assistenza ai casi più gravi chiediamo l’attivazione di un protocollo interno – dice Giuseppe Esposito, rappresentante della Cisl – per il lavoro in equipe degli specialisti allo scopo di massimizzare i tempi di intervento e non sprecare tempo prezioso». A questo si aggiunge un’emergenza più tipicamente estiva: l’invasione di insetti. «Siamo infestati dalle zanzare – spiega il direttore sanitario – e in questi giorni siamo costretti a chiudere a rotazione una stanza per ogni reparto per poter disinfestare i locali». In più il parcheggio versa nel degrado, con erbacce alte e piante essiccate. Per pulire il piazzale si attende da giorni l’intervento dell’ufficio tecnico aziendale, al quale è stata inoltrata la richiesta. Disagi su disagi. Intanto la carenza di ausiliari è cronica, ma da metà luglio, con 2 unità anziché 4, gli operatori fanno i salti mortali per dividersi i compiti. Quello più gravoso è il trasporto dei pazienti dal Pronto soccorso in radiologia, lungo un corridoio esterno con una copertura in plastica, sotto il quale il clima diventa tropicale. Uno sbalzo di temperatura di cui fanno le spese anche i pazienti, che arrivano da un ambiente climatizzato.


TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 24/08/2005

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