QUALIANO. La pausa estiva della politica qualianese sta finendo e le elezioni comunali si avvicinano a grandi passi. Si riprende da dove si era interrotto e cioè dalla crisi amministrativa, dalla giunta da ricostruire e dalla commissione d’accesso che continua ad indagare su eventuali infiltrazioni della malavita in Municipio. Tutto come prima, dunque, nulla è cambiato. Apparentemente. Le comunali sono ormai alle porte ed i partiti sono in fermento, anche perché questo è il periodo degli accordi sottobanco, degli “inciuci” delle coalizioni da rifondare. E da riformare. Dunque, il trambusto elettorale è iniziato. Andiamo per ordine, però, e cerchiamo di fare un po’ di luce sugli schieramenti che si fronteggeranno la prossima primavera per guidare il paese.
PARTIAMO DAL CENTRODESTRA. Forza Italia appare in grave difficoltà a causa delle correnti sorte al suo interno e che la rendono debole in prospettiva elezioni. Lo zoccolo duro all’interno del partito azzurro resta “Rinascita Democratica”, la fazione che raggruppa esponenti di rilievo dell’ amministrazione Schiano (Odierno, Di Domenico, Morgera, Catuogno). Questo movimento ha tutta l’aria di diventare una lista civica candidata alle prossime elezioni in maniera autonoma. Resta da scoprire la sua collocazione, visto che è in rotta di collisione con il gruppo forzista. Intanto, in Forza Italia cercano di serrare le fila, ma manca il collante rappresentato da Michele Schiano. Quest’ultimo, per legge, non può più presentarsi perché ha già avuto “l’onere e l’onore” (come ama definirlo lui stesso) di guidare il paese per due legislature di seguito. Allora è bagarre tra i forzisti per la scelta del suo successore. Facendo due conti, si potrebbero gettare lì un paio di nomi: Ludovico De Luca o Giovanni Palma, ma il condizionale è d’obbligo.
Non sta meglio Alleanza nazionale, fino a poco tempo fa saldamente unita in un polo che la innalzava a secondo partito della coalizione. Oggi, però, è tremendamente lacerata all’interno da due correnti dalle idee politiche diametralmente opposte. Una fa capo all’assessore Marianna Zara e l’altra al vicesindaco Salvatore Onofaro. A quest’ultimo fa capo “un’associazione culturale” denominata “Il Ponte” che dovrebbe trasformarsi in lista civica per gareggiare alle prossime elezioni. E intanto che gli scenari si delineano, dal “Ponte” annunciano l’uscita di un nuovo periodico locale. Uno strumento di cui si è già dotato il gruppo di “Rinascita Democratica” con la pubblicazione del mensile “L’Urlo” (di cui sono già usciti due numeri). Con la fuoriuscita del gruppo vicino a Salvatore Onofaro, c’è da aspettarsi che Alleanza nazionale resti saldamente nelle mani di Marianna Zara, l’unica donna attualmente in giunta e che da tempo non nasconde il desiderio di diventare sindaco di Qualiano.
L’Udc è e rimane l’oggetto misterioso della coalizione di centro-destra, l’unica che cerca di dare una parvenza di unità, ma che al suo interno è anch’essa lacerata da due correnti. Qui a contendersi lo scettro per la guida del partito sono l’ex consigliere provinciale Pasquale Galdiero e l’ex vicesindaco Donato Marrazzo. Si dice in giro che il primo stia dando “fuoco alle polveri” con l’istituzione di una associazione culturale- lista civica denominata “ L’Indipendente” con la quale concorrere per la poltrona di sindaco. Di questa notizia non v’è certezza, anche perché sono voci di marciapiede che possono considerarsi altamente aleatorie. Dandola per buona, l’Udc tornerebbe saldamente nelle mani di Donato Marrazzo. Rispettando una tradizione decennale che vuole il partito (prima Ccd, poi Udc) controllato dalla storica famiglia qualianese.
Ad ogni modo, è persa la compattezza che ha dato vita alle vittorie schiaccianti nelle precedenti competizioni. Anche se la Cdl dovesse trovare un accordo su programmi e nomi, resterebbe da superare lo scoglio relativo al candidato sindaco unico. Perso Schiano, sono troppi quelli che ambiscono ad essere “primo cittadino” e quindi quasi sicuramente, almeno per il centro-destra, gli elettori qualianesi si ritroveranno a districarsi in un coacervo di partiti.
L’UNIONE. La situazione attualmente delineata all’interno del Polo potrebbe giovare al centro-sinistra, che gongola e intravede all’orizzonte una possibilità di vittoria. Questa però, potrebbe arrivare solo con la “compattezza delle forze politiche dell’opposizione” che dovrebbero lanciarsi nella sfida elettorale come “un ovile sotto un solo pastore”, per citare un versetto biblico. Gli uomini del centro-sinistra sembrano aver capito la lezione e prima dell’estate hanno firmato un patto per la realizzazione dell’Unione a Qualiano che comprenda Margherita, Ds, Pci, Sdi, ed il partito emergente dell’Udeur guidato dal segretario Antonio Castaldo.
Per ora l’accordo è stato siglato solo da Margherita, Ds, Pci, ma per la fine di ottobre tutto dovrebbe essere più chiaro. L’ unico neo, anche da questo fronte, resta il candidato sindaco. Ogni forza politica dovrebbe portare il proprio nome per poi decidere insieme chi guiderà la coalizione. E non è irreale la possibilità di “primarie” anche a Qualiano. Per adesso, in testa, c’è Luigi Mancino capogruppo consiliare della Margherita in carica e collante dell’intera coalizione. Ma sul suo nome non tutti sembrano d’accordo.
Dunque, per concludere, l’elettore qualianese si ritroverà a scegliere tra diverse liste civiche di centro-destra ed una coalizione di centro-sinistra verosimilmente compatta. Ma è ancora presto per dirlo.


