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AREA INDUSTRIALE, SCONTRO TRA IMPRENDITORI
Arriva l’impianto fognario, ma si dimette il direttivo

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GIUGLIANO. Nuovo corso tra le polemiche all’interno della zona Asi di Giugliano. Sono stati finalmente inaugurati i cantieri per la fogna, disposti dal Consorzio Asi, che nel giro di tre mesi dovrebbero adeguare l’impianto ed eliminare i continui allagamenti davanti agli ingressi delle aziende. L’attesa svolta sulle infrastrutture, però, arriva nel bel mezzo di una infuocata polemica politica all’interno del Cig, il consorzio di secondo livello costituito quattro anni fa dagli imprenditori. Pochi giorni è stato azzerato il direttivo, in seguito alle dimissioni di 5 consiglieri su sette. Nel mirino dei dimissionari «troppi ritardi e nessun risultato dalla vecchia gestione». Intanto in questa fase transitoria il Consorzio Asi ha nominato un delegato, ex membro del direttivo dimissionario. Si tratta di Gabriele Repino, incaricato di gestire le attività del Cig fino alle nuove elezioni. «Il primo segno tangibile – dice – della volontà di voltare pagina sull’abbandono dell’Asi di Giugliano è il cantiere delle fogne avviato grazie ad un investimento di 700 mila euro che ho ottenuto daal Consorzio Asi». Nei prossimi giorni i 28 imprenditori consorziati saranno chiamati di nuovo ad eleggere i loro rappresentanti. La prima convocazione dell’altro giorno è stata annullata perché ritenuta illegittima. «La difficoltà è sorta con l’ingresso di nuove piccole aziende che devono legittimamente avere un loro rappresentante all’interno del Cda – ribatte l’ex presidente Giulio Pezzella, rappresentante dell’Alenia – ma che, contrariamente alle grandi aziende come Ctp e Alenia, che ne hanno diritto per statuto, si contendono la poltrona del loro rappresentante unico». La discussione si fa accesa, quindi, sulle norme statutarie, che prevedono un voto per ogni azienda, ma non un rappresentante per tutti. In base alle dimensioni l’altra discriminazione, ovviamente non contestata dalle imprese minori, è la quota annuale: alla cassa del consorzio, ad esempio, Alenia versa 14 mila euro, contro la media di mille euro delle aziende più piccole. È un momento delicato, dunque. Si deve trovare al più presto un accordo per evitare che il patto per il rilancio sottoscritto con la Regione e i Comuni di Qualiano e Giugliano a marzo scorso, diventi carta straccia. L’obiettivo è trovare una sistemazione dignitosa fuori dall’Asi per i 500 Rom e strappare i 5 milioni promessi dalla Regione per recintare l’area.



TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 15 SETTEMBRE 2005

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