GIUGLIANO. Le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato alla Presidenza del Consiglio alle elezioni politiche della primavera 2006 si svolgeranno domenica 16 ottobre 2005 dalle ore 8.00 alle ore 22.00. Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali, i giovani che compiono il diciottesimo anno d’età entro il 13 maggio 2006 (data di scadenza dell’attuale legislatura), i cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia da almeno 3 anni che si siano registrati – entro il 12 ottobre 2005 – in appositi elenchi predisposti dagli Uffici provinciali tecnico-amministrativi e gli italiani residenti all’estero. Per votare gli elettori devono recarsi al seggio elettorale di loro competenza, esibire la tessera elettorale e un documento d’identità, sottoscrivere il “Progetto” politico dell’Unione, versare un contributo di almeno un euro per contribuire alle spese organizzative e dare il proprio assenso affinché il proprio nominativo sia inserito nell’elenco dei partecipanti alla votazione, elenco consultabile da parte di chiunque vi abbia interesse. Ogni elettore vota nel comune di residenza: la mappa nazionale di tutti i seggi è consultabile sul sito web http://www.unioneweb.it
I CANDIDATI. Domenica si sfideranno in sette: Romano Prodi, Fausto Bertinotti, Clemente Mastella, Ivan Scalfarotto, Simona Panzino, Antonio Di Pietro, Alfonso Pecoraro Scanio. Diversa la scelta su dove votare. C’é chì rimane fedele al seggio di appartenenza: il Professore sarà a Bologna, il leader dell’Udeur voterà nella sua Ceppaloni, Scalfarotto, l’outsider venuto da Londra, sì recherà a votare a Milano, città in cui viveva prima di partire per l’estero, mentre Alfonso Pecoraro Scanio andrà a Salerno. La novità del voto alle primarie consente di potersi iscrivere ad elenchi speciali e votare nella città in cui si lavora, pur avendo la residenza altrove. L’opzione è stata presa in considerazione da Antonio di Pietro, che voterà a Roma come Fausto Bertinotti. Capitolo a parte quello di Simona Panzino, la candidata dei “Senza Volto”. Lei è calabrese, ma dal suo entourage fanno sapere che “non si è ancora iscritta per votare e che forse, per protesta, tutti i ‘senza volto’ decideranno di boicottare l’appuntamento”.
NUMERO DEI SEGGI La macchina organizzativa ha allestito per tutto il territorio 9.731 seggi. La Lombardia è la regione che ne ha il maggior numero (1.400), Roma è la città con più seggi (543), e Bolzano quella che ne ha meno (11). “Abbiamo risolto il 99% dei problemi – spiega Maurizio Chiocchetti, uno degli sherpa dell’ufficio organizzativo – in Sicilia abbiamo ancora qualche problema, ma per domenica tutte le sedi saranno pronte”. Il voto è aperto anche agli italiani residenti all’estero con seggi organizzati in tutti continenti. Primato all’Europa, con 71 seggi aperti in Svizzera, 24 in Germania e 15 in Belgio. Si voterà anche in Australia (4 seggi), in Sud America (14), e negli Usa (11).
DOVE SI VOTA Oltre alle sedi di partito, qualche elettore domenica potrà restare sorpreso nel vedere che la scheda per dare la preferenza al suo candidato non si trova nella classica sezione, ma in un negozio, magari di animali. Altra novità delle primarie infatti è proprio l’ubicazione dei seggi. Qualche esempio? Centri sociali, teatri, circoli per anziani e, ultimi in ordine di tempo, anche alcuni ex-conventi in Toscana. Per individuare il proprio seggio basta collegarsi al sito internet www.unioneweb.it sapendo il numero della sezione elettorale dove solitamente si va a votare.
IL KIT DELL’ELETTORE Per contribuire alla scelta del leader dell’Unione non occorre avere la tessera di uno dei partiti del centrosinistra. Basta avere il certificato elettorale, e anche la carta di identità se si vota nel comune dove non si ha la residenza, e poi munirsi di un euro per contribuire alle spese. “Ovviamente si accettano anche donazioni superiori”, scherzano gli organizzatori. Ogni elettore, prima di votare, dovrà sottoscrivere “la carta dei valori”, ovvero il manifesto in cui sono elencati i principi dell’Unione.
SABOTAGGIO Chi ha intenzione di voler inquinare il voto di domenica è a rischio denuncia. L’ufficio organizzativo ha previsto un controllo a tappeto in ogni seggio con la possibilità di denunciare chiunque tenti di sabotare il voto.
IL VINCITORE. Si voterà dalle 8 fino alle 22 di domenica (orari diversi per i seggi all’estero). I dati raccolti saranno convalidati dall’ufficio centrale di piazza Santi Apostoli, composto dai rappresentanti di tutti i partiti. “Allestiremo un grande gazebo in piazza per i giornalisti – spiega Chiocchetti – spero che all’una di notte potremmo fornire i primi dati sulla percentuale dei candidati”. Non si sa dove i candidati attenderanno i risultati della consultazione popolare. Gli organizzatori stanno predisponendo la sede di Piazza Santi Apostoli, ma i “magnifici sette” non hanno ancora dato risposte precise.
I SEGGI ALLESTITI NEL GIUGLIANESE
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